Gli obiettivi degli attacchi aerei russi contro le posizioni dei jihadisti in Siria vengono decise insieme al Ministero della Difesa siriano. Lo ha assicurato oggi il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, rispondendo alle critiche che accusano Mosca di bombardare non solo i luoghi in mano ai terroristi, e di aver ucciso oltre una trentina di civili nei territori dove non è registrata la presenza di jihadisti. “Bisogna fare molta attenzione con le informazioni che appaiono in queste ore - ha detto Peskov -, perché molte volte sono fraintendibili e non corrispondono al vero”.
Peskov ha inoltre assicurato di non essere al corrente delle dichiarazioni dell’ambasciatore dell’Arabia Saudita all’ONU, Abdallah Al-Mouallimi, che, secondo alcuni mezzi di informazione occidentali, avrebbe accusato ieri Mosca di aver ucciso dei civili nella provincia di Homs, chiedendo quindi la fine degli attacchi aerei russi. “Non ho trovato questa richiesta e nemmeno le sue parole virgolettate. Per cui non posso rispondere”, ha detto il portavoce del Cremlino.
Mosca ha fatto sapere che, nella giornata di ieri, i suoi aerei hanno realizzato otto attacchi contro gli obiettivi dell’Isis in Siria, smentendo danni collaterali tra la popolazione civile.
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