Grecia, la Russia e le dimissioni di Tsipras

Il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato le sue dimissioni nel corso di un discorso in diretta tv (Foto: Getty Images)

Il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato le sue dimissioni nel corso di un discorso in diretta tv (Foto: Getty Images)

Il premier greco lascia l’incarico. E, in attesa delle prossime elezioni, gli esperti russi commentano i cambiamenti in atto ad Atene e le possibili conseguenze nelle relazioni con Bruxelles e Mosca

Una manovra tattica? Una irreparabile frattura in Syriza? Commentando la notizia delle dimissioni del premier greco Alexis Tsipras, gli esperti russi si dicono convinti che il risultato delle elezioni (che presumibilmente si terranno il 20 settembre) potrebbe dare nuova forza alle posizioni dell'ex capo del governo, che arriverebbe così a esercitare nuove pressioni sull'Europa.

Le dimissioni

Giovedì 20 agosto il premier greco Alexis Tsipras ha presentato le proprie dimissioni. Come previsto, questa mossa di Tsipras si tradurrà in elezioni parlamentari anticipate, che potrebbero avere luogo, secondo la stampa, il 20 settembre.

Nel suo intervento televisivo, Tsipras ha dichiarato che “ora, dopo aver concluso la difficile fase delle trattative con i creditori, sento l'obbligo morale e la responsabilità politica di sottoporre a giudizio del popolo tutto ciò che è stato svolto dal governo”.

In precedenza, il parlamento greco ha approvato il terzo programma di credito che prevedeva un nuovo taglio del bilancio e la privatizzazione dei beni statali. L'accordo con i creditori non è stato però appoggiato da tutti i deputati del partito di Tsipras, Syriza.

La manovra tattica

Nella camera alta del parlamento russo, presso il Consiglio della Federazione, il passo di Tsipras è stato interpretato come una manovra tattica. “Queste dimissioni non significano assolutamente che Tsipras rinunci alle sue ambizioni al potere, al contrario, si tratta di una manovra tattica volta a consolidare le proprie posizioni all'interno del governo”, ha dichiarato il capo del comitato per gli affari internazionali, Konstantin Kosachev, all'agenzia TASS.

Secondo l'opinione del parlamentare russo, il calcolo di Tsipras di sfruttare le elezioni parlamentari straordinarie per rafforzare le posizioni del partito Syriza ha il suo fondamento. “La popolazione sostiene la sua linea di contrattare fino all'ultimo con l'UE per ottenere le condizioni migliori che permettano alla Grecia di uscire dalla crisi e di cedere solo nel momento in cui non esistano più varianti”, ritiene Kosachev.

Il membro del comitato della camera bassa della Duma di stato per gli affari della CSI, Vasilij Likhachev, ha dichiarato che Tsipras con le sue azioni prolunga il suo futuro politico, sperando di unire i propri sostenitori.

La leva sugli europei

Come fa notare il capo del Consiglio russo per gli affari internazionali, Andrej Kortunov, la decisione di Tsipras è legata alla rottura all'interno di Syriza che si è generata in seguito alla decisione di Tsipras, nel corso dei negoziati con i creditori, di rinunciare alle promesse populiste grazie alle quali il partito aveva raggiunto il potere. “L'ex-premier spera di poter creare una maggioranza, in modo tale da non dover aver bisogno dell'appoggio di chi lo critica”, suppone l'esperto.

“È chiaramente un politico di talento, un buono stratega, e io penso che il suo passo potrebbe fungere da ulteriore leva di pressione sugli europei. Nel senso che, se non ci sarà un ulteriore allentamento delle condizioni, vedrete che ci saranno forze ancor più radicali, molto meno disposte al compromesso di noi”, ha detto l'esperto a RBTH.

Secondo l'opinione di Kortunov, la manovra di Tsipras potrebbe riuscire pienamente, dato che al momento non ci sono altre figure sulla scena politica greca in grado di lanciargli una sfida.

Le nuove Termopili

Come suppone il direttore generale del Centro delle tecnologie politiche, Igor Bunin, andando ad elezioni Tsipras conta sul fatto che la propria popolarità sia di gran lunga maggiore rispetto a quella di Syriza. Secondo l'analista, ciò è dettato da come i greci hanno percepito i passi del leader politico nel corso delle trattative sul debito. “Lui ha tenuto testa fino alla fine. Ha combattuto come lo zar Leonida alle Termopili. Con l’unica  differenza che lui non è morto, ma ha cambiato in tempo posizione. I greci lo rispettano per non aver ceduto subito, per aver cercato di lottare”, ha detto Bunin a RBTH, sottolineando anche che Tsipras, all'inizio dei colloqui con i creditori, non comprendeva ancora bene i confini del possibile nelle trattative e che proprio per questo all’inizio, invece di compiere mosse meditate, si è comportato più come un giocatore.

Gli esperti hanno commentato anche alcuni gesti di Tsipras nei confronti della Russia. “Per Tsipras, come per molti politici greci, la Russia è un ulteriore asso nella manica da poter mettere sul tavolo delle trattative con Bruxelles al fine di ottenere condizioni più favorevoli. Con ciò, tutti comprendono che non si tratta proprio di un asso, ma di una carta un po' meno importante”, suppone Kortunov, mettendo in evidenza che Mosca per ora non ha molto da proporre ad Atene in alternativa all'Unione Europea. Come fa notare Bunin, nonostante la simpatia per la Federazione Russa, quando messa alle strette, la Grecia sceglie l'Europa.

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