Brics, come sarà la Nuova banca di sviluppo

Il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, il Presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro indiano Narendra Modi, il Presidente brasiliano Dilma Rousseff, il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente sudafricano Jacob Zuma a Ufa per il summit dei Brics (Foto: EPA)

Il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, il Presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro indiano Narendra Modi, il Presidente brasiliano Dilma Rousseff, il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente sudafricano Jacob Zuma a Ufa per il summit dei Brics (Foto: EPA)

Alla vigilia del summit delle economie emergenti si è svolto a Ufa il Business Council: all’ordine del giorno, le prospettive della Nuova banca, creata per finanziare progetti infrastrutturali. Entro la fine dell’anno i paesi Brics presenteranno le proprie proposte

L’8 luglio si è tenuta a Ufa la riunione del Business Council dei Brics nel corso della quale sono stati presentati i risultati della presidenza annuale del Brasile. Il verbale della riunione sarà consegnato ai vertici degli stati e dei governi dei “5” nel corso del summit del 9 luglio. Nel verbale figurano le questioni nodali che si troveranno ad affrontare tutti i paesi dell’alleanza.

Le prospettive

Com’era previsto, uno dei temi salienti al centro della discussione è stato quello delle prospettive della Nuova Banca di sviluppo e della possibilità da parte dei suoi membri di operare con le proprie valute nazionali.

Come ha rilevato il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, intervenuto alla fine della riunione del Business Council, la Nuova Banca di sviluppo è stata creata per il finanziamento di progetti infrastrutturali. Il capitale della banca ammonta a 100 miliardi di dollari. Il suo capitale dichiarato è di 10 miliardi; quello versato di 10 miliardi. Nel bilancio della Federazione Russa è stata stanziata un’adeguata entità di risorse. L’introduzione di cambiamenti nel capitale potrà avvenire nell’arco di cinque anni.

 
La politica comune dei Brics

Entro la fine dell’anno i paesi del gruppo dei Brics presenteranno i propri progetti nel novero dei quali la Nuova Banca di sviluppo selezionerà i più idonei. Il primo finanziamento verrà assegnato all’inizio del prossimo anno.

I progetti sono tanti e alcuni di essi sono già stati accuratamente delineati. Un anno fa al summit di Brasilia, la parte russa aveva presentato 37 proposte, formulate insieme alla Camera di Commercio della Federazione Russa e al Ministero per lo Sviluppo economico. Esistono progetti di Rostekh per la costruzione di strutture portuali prefabbricate, che hanno suscitato interesse in tutti i paesi membri dei Brics. Vi è poi da parte brasiliana la proposta di un’autostrada transoceanica che dovrebbe attraversare i territori di Brasile, Argentina, Paraguay e Cile.

Tra i progetti selezionati potrebbe essere inclusa anche la costruzione della linea ad alta velocità Mosca-Kazan, progettata come parte della tratta Mosca-Pechino.

Un ambiente competitivo

Durante la riunione del consiglio Siluanov ha osservato che la Banca di sviluppo dei Brics dovrà operare in un ambiente competitivo. Essendo stata creata dopo la Banca asiatica di investimento per le infrastrutture e con lo stesso capitale, sarà necessario affrontare la questione del coordinamento dell’attività dei due istituti. In particolare, con la partecipazione di entrambe le strutture finanziarie, sarà possibile l’attuazione congiunta di importanti progetti di concessioni che vedranno coinvolti parecchi paesi, quali per esempio, Russia e Cina, interessate allo sviluppo della Cintura economica della Via della Seta. Nell’agenda del management della Banca di sviluppo dei Brics figura l’elaborazione di procedure estremamente semplificate per l’adozione di soluzioni; procedure che non dovranno essere né complesse, né eccessivamente burocratizzate e che siano qualitativamente superiori a quelle dei meccanismi di altri istituti finanziari.

I gruppi di lavoro

Sergey Katyrin, presidente della Camera di commercio della Federazione Russa, nonché della parte russa del Business Council dei Brics, ha dichiarato nell’intervista a Rbth che i membri del Business Council ritengono indispensabile che le comunità di affari dispongano di un proprio rappresentante negli organi direttivi della Nuova Banca di sviluppo o che venga loro consentito di restare in contatto per aver voce in capitolo sulle modalità di esame e finanziamento dei progetti. Tra gli altri problemi dibattuti al Business Council dei Brics, figurano il miglioramento del clima degli affari in tutti paesi dei “5”, il complesso di questioni legate al regime dei visti, la semplificazione della mobilità di imprese, merci, servizi e risorse finanziarie, l’uniformità degli standard, dei regolamenti tecnici e di altre procedure gestionali.

A detta di Sergey Katyrin, ai cingue gruppi di lavoro già operativi se ne sarebbero aggiunti altri due sull’agricoltura e l’eliminazione delle barriere amministrative. Nell’ultimo gruppo, “ trasversale”,  confluiscono le proposte di tutti gli altri gruppi di lavoro, dal momento che non sono poche le le barriere d’ostacolo al business in tutte le sfere di attività. Un altro tema di comune interesse è senza dubbio quello dello sviluppo della piccola e media impresa. Questo segmento della comunità d’affari non appare così ampiamente rappresentato nel Business Council dei Brics. Ma ognuno dei cinque paesi sembra essere molto interessato allo sviluppo di contatti d’affari reciproci e non solo al proprio interno.

“La piccola impresa, com’è noto, è presente a livello regionale, se non addirittura comunale, ma, ciò nonostante molti imprenditori di questo settore hanno la possibilità di operare nell’export e creare produzioni congiunte” ha rilevato Sergey Katyrin.  

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