La strage dei cieli e le reazioni della stampa russa

Nell’incidente sono morte quasi trecento persone, fra cui 80 bambini (Foto: AP)

Nell’incidente sono morte quasi trecento persone, fra cui 80 bambini (Foto: AP)

Mentre continuano a emergere nuovi dettagli sulla tragedia del Boeing malese precipitato al confine tra la Russia e l’Ucraina, i giornali della Federazione analizzano quanto accaduto

La tragedia dell’aereo malese precipitato in territorio ucraino ha riempito le prime pagine dei giornali. Sulla base di quello che scrive Kommersant, le forze armate della Repubblica non riconosciuta di Donetsk hanno dichiarato che proprio al momento dello schianto le milizie avrebbero colpito un aereo ucraino An-26. La controparte ucraina a sua volta sostiene che le milizie abbiano attaccato l’aereo civile confondendolo con un altro bersaglio.
"Va notato che i sistemi missilistici antiaerei Buk, in grado di individuare un aereo ad alta quota, sono in possesso di entrambe le parti”, sottolinea la redazione. Kommersant scrive che l'aereo si è schiantato in una zona sotto il controllo delle autorità della Repubblica non riconosciuta di Donetsk, e che la ricerca dei corpi e delle scatole nere è stata organizzata dalle milizie.

La controparte ucraina, riporta il giornale, ha già annunciato che con l'aiuto di esperti internazionali intende condurre una propria indagine sulla dinamica dell'incidente.
L’esperto militare ucraino Igor Levtchenko, in una dichiarazione rilasciata al giornale, ha riferito che nella zona degli scontri le forze governative hanno diversi sistemi di intercettazione “Buk". Tuttavia "questi complessi sono collocati nella sede di controllo delle operazioni anti-terrorismo”, e assicura che “non sarebbero stati usati contro aerei passeggeri".

 
Le reazioni della comunità
on line sulla tragedia

Kommersant osserva inoltre che l’incidente aereo è diventato quasi subito una questione di alta politica: le autorità di Kiev hanno dichiarato che l'aereo è stato abbattuto dalle milizie e il Presidente Poroshenko ha parlato dell'incidente come di un attacco terroristico. "In Occidente hanno reagito con maggior cautela”, scrive il giornale.

"Chiedendo l’apertura di un'inchiesta sulla tragedia, la Casa Bianca critica Mosca, che, a suo parere, avrebbe sistematicamente fomentato il conflitto nel sud-est dell'Ucraina, sostenendo i separatisti e fornendo loro armi e addestramento”, scrive Nezavisimaya Gazeta. Negli Stati Uniti, secondo il giornale, si ritiene che il razzo sia stato sparato o dalle milizie dei ribelli o dall'esercito russo. Non vengono lanciate invece accuse contro Kiev, e la stessa parte ucraina sostiene di non avere mai lanciato dall’inizio del conflitto missili in grado di abbattere un aereo a 10 chilometri di altitudine.

"La causa più probabile dell'incidente è un missile sparato dal sistema antimissilistico Buk. Si tratta di un potente sistema di difesa che l'Ucraina ha ereditato dall'Unione Sovietica, recentemente usato anche dalle milizie”, scrive Gazeta.ru. La redazione fa un'analisi dettagliata delle caratteristiche tecniche di questo tipo di armi: il sistema missilistico di difesa aerea militare "Buk" è uno dei prodotti più popolari della "Rosoboronexport".

I "Buk", scrive il giornale, sono commercializzati anche dai paesi CSI, nei quali questi sono rimasti dal periodo sovietico e sono utilizzati in tutto il mondo, come in Siria e Afghanistan. Secondo la redazione, in base alle specifiche tecniche, con l’aiuto di un apposito sistema il missile sarebbe in grado di colpire un bersaglio che si trova a un'altitudine di 25 km. "Un obiettivo così complesso richiederebbe l’intervento di professionisti qualificati. Nelle loro mani il "Buk" può colpire un obiettivo anche da una distanza di circa 40 km”, sostiene il giornale.

Mentre nella Repubblica autoproclamata di Donetsk assicurano di non possedere armi in grado di abbattere in volo aerei ad alta quota, i rappresentanti della Repubblica Popolare di Lugansk hanno fornito una versione diversa di quello che è successo: il Boeing malese 777 sarebbe stato abbattuto dall’aereo d’attacco ucraino Su-25, che sarebbe poi a sua volta stato abbattuto dalle milizie. Tuttavia questa versione è da ritenersi improbabile, scrive Gazeta.ru.

Il giornale Vzglyad ha sottolineato che "l'aereo è precipitato esattamente nel punto in cui al momento si stanno svolgendo i più feroci combattimenti tra le milizie di Donetsk e l'esercito ucraino”. 

Il giornale osserva che la stampa ucraina ha già accusato le milizie del Donbass, dopo aver ricordato che l'ultima volta sono state in grado di mettere fuori combattimento due aerei da trasporto militari dell’Air Force ucraina. Il giornale riferisce anche che il sistema di difesa "Buk" è semi-automatico, per cui l’interferenza dell’uomo nella sua gestione è minima. "Le milizie erano in grado per padroneggiare pienamente la tecnica. Nelle loro file di sicuro c'erano persone che avevano a che fare con questo complesso che è stato utilizzato prima dall’esercito sovietico e poi da quello ucraino”, scrive Vzglyad.

In tal caso sorgerebbero delle domande: e se non fossero le milizie a utilizzare i sistemi di difesa aerea dell’aviazione ucraina - si chiede il giornale - ma “gli stati occidentali”, sostenendo le azioni delle autorità di Kiev per ristabilire l’ordine nll’Ucraina orientale? L’esperto militare Igor Korotchenko, capo redattore di Difesa Nazionale, ha suggerito che la tragedia del Boeing potrebbe essere stata causata o da un errore, o dallo scarso livello di preparazione di chi operava.

Inoltre, l'esperto del giornale Vzglyad ha ricordato che in precedenza c’erano state delle segnalazioni relative al fatto che le milizie avessero sequestrato diversi lanciarazzi del complesso antimissilistico “Buk” ma ufficialmente le autorità ucraine hanno dichiarato che questi erano danneggiati e ritirati deliberatamente dalle forze armate ucraine.

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