Molto avanti i negoziati tra la Russia e i Paesi dell'America Latina sull'abolizione dei visti; in stallo la questione con Bruxelles (Foto: Itar-Tass)
La Russia ha dimostrato in diverse occasioni di volersi aprire e integrare al mondo. Un passo importante, sotto questo punto, è il suo impegno nella progressiva eliminazione dei visti richiesti per entrare nel suo territorio. Ovviamente, questo beneficio viene concesso, di norma, su basi bilaterali: viene, cioè, agevolato l’ingresso dei cittadini di quei Paesi che non impongono a loro volta limitazioni ai turisti russi.
Entro il 2014, la maggior parte dei cittadini russi disporrà di passaporti biometrici, in linea con gli standard internazionali, e di un moderno sistema di lettura delle impronte digitali, che renderanno più agili i controlli alle frontiere.
La regione dell’America Latina, sulla quale, negli ultimi anni, la Russia ha incentrato gran parte dei propri sforzi di politica estera, è la principale beneficiaria di questo processo di apertura. Mosca ha già firmato accordi per l’eliminazione del regime dei visti con diversi Paesi della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (Celac), tra cui Cile, Argentina, Brasile, Venezuela, Perù ed Ecuador.
Secondo il ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, Sergei Lavrov, la Russia si augura di raggiungere, nel più breve tempo possibile, l’abolizione dei visti con tutti i Paesi membri di questa Comunità. Ciò contribuirebbe a un importante miglioramento delle relazioni tra Russia e America Latina e alla creazione di condizioni ottimali per la promozione della comunicazione tra le persone.
Mosca ha iniziato a stabilire i primi contatti con la Celac, composta da 33 Paesi latino-americani, nel settembre del 2012, nell’ambito della sessione ordinaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
Oltre a ciò, in occasione della riunione dei capi di governo dei Paesi del Consiglio Euro-Artico della Regione di Barents, Dmitri Medvedev ha proposto l’eliminazione dei visti anche per i Paesi di questa regione. Il primo ministro russo ha dichiarato che “la semplificazione del regime dei visti incoraggia lo sviluppo del turismo, le piccole imprese e gli scambi scientifici, culturali ed educativi”.
Ha inoltre sottolineato che nel 2010 si è registrato un importante passo avanti nelle relazioni bilaterali con la Norvegia, dopo la firma di un accordo sull’agevolazione degli ingressi per gli abitanti delle zone di confine. Quest’anno, grazie all’accordo, hanno attraversato la frontiera circa 120mila russi e norvegesi.
Tuttavia, il più importante di questi accordi sarà quello relativo all’abolizione dei visti con l’Ue. I negoziati sono in fase di svolgimento. Vista la vicinanza geografica e la continua espansione dei contatti economici, questo passo sarebbe, senza dubbio, molto vantaggioso per entrambe le parti. Il successo delle trattative rafforzerà le relazioni tra Mosca e Bruxelles e favorirà la cooperazione dei due Paesi nella lotta contro la criminalità organizzata, il traffico di droga e l’immigrazione clandestina.
Secondo il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, restano, tuttavia, numerosi nodi tecnici da sciogliere, che rendono l’obiettivo finale ancora un miraggio. Barroso, aveva partecipato al vertice Russia-Ue di Ekaterinburg, dove la questione dei visti aveva dominato l’agenda dell’evento, assieme alla crisi in Siria.
Infine, ricordiamo che la Russia sta valutando la possibilità di rilasciare visti gratuiti ad atleti e appassionati, in vista dei grandi eventi sportivi che si svolgeranno nei prossimi mesi a Mosca, come la XIV edizione dei Campionati del mondo di atletica leggera, in programma ad agosto 2013.
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