L'associazione Italia Russia mette online le foto d'epoca

Lo straordinario progetto "Un Paese allo specchio", curato dalla storica della fotografia Giovanna Bertelli, presenta un archivio inedito con gli scatti della Tass, ora disponibile su internet

Lunedì 19 dicembre alle 11.30 presso l’associazione Italia Russia di Milano si è terrà la presentazione del nuovo sito web dedicato all’archivio fotografico storico dell’associazione: “Un Paese allo specchio. Fotografie dall’archivio fotografico dell’associazione Italia Russia”. Lo si legge in un comunicato stampa dell'associazione.

La messa online dell’archivio è parte di un progetto più ampio – curato dalla storica della fotografia Giovanna Bertelli – che ha riguardato la catalogazione, lo studio e la valorizzazione del Fondo fotografico dell’associazione Italia Russia, la digitalizzazione di oltre 5.000 immagini e la creazione di un sito internet.

Il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno di fondazione Cariplo, al patrocinio del Comune di Milano, alla consulenza scientifica dell’agenzia Tass.

Le fotografie dell’archivio sono da oggi consultabili online con libero accesso per usi editoriali, di studio e commerciali. Gli utenti potranno navigare nella storia dell’Urss e utilizzare le immagini, protette dal diritto di riproduzione, per motivi di studio, editoriali, commerciali o richiederne una copia per collezione privata.

Italia Russia conserva un vasto patrimonio che si è costituito a partire dal 1946, anno della sua fondazione; in tale patrimonio confluiscono libri, periodici, manifesti e fotografie che costituiscono la Biblioteca dell’associazione Italia Russia, tutelata dalla Regione Lombardia perché riconosciuta di interesse storico culturale particolarmente importante.

Il Fondo fotografico conserva oltre 5.000 immagini originali che ritraggono l’Urss tra il 1950 e il 1990: reportage fotografici realizzati da fotoreporter professionisti tra gli anni Cinquanta e i primi anni Novanta che l’agenzia di stampa sovietica Tass, partner del progetto, e la Voks (associazione sovietica per le relazioni culturali estere) inviavano periodicamente in Italia affinché, attraverso l’organizzazione di mostre itineranti, fosse nota la realtà della società sovietica. L’industria, l’istruzione, lo sport e la vita quotidiana, l’arte, la storia, il paesaggio e la conquista dello spazio: tutto mostra un Paese in continuo progresso e benessere. Le fotografie sono state conservate nel susseguirsi degli anni così come erano state ricevute: complete di introduzione, didascalie, spesso numerate e con indicazioni della sequenza per la presentazione al pubblico.

L’obiettivo del progetto è quello di conservare, valorizzare e divulgare questo importante fondo fotografico che costituisce un vero e proprio patrimonio storico che mostra non semplicemente una società scomparsa, ma un tessuto di relazioni internazionali, culturali, diplomatiche unico nel suo genere.

“Oggi queste fotografie sono diventate un prezioso riferimento per conoscere la rappresentazione di sé che dava l’Unione Sovietica, una società rapidamente scomparsa con il dissolversi dell’Urss e che, proprio a seguito degli avvenimenti del 1991-1992 e dei successivi anni fino al 2000 circa, ha rapidamente rimosso il suo recente passato, specialmente nello stile di vita, nei ricordi personali tramandati alle nuove generazioni, disperdendo molte delle fonti documentarie che potevano aiutarla a ricordare, come i servizi fotografici ora conservati in questo Fondo - ha spiegato in un comunicato Giovanna Bertelli -. L’importanza storica è così notevolmente amplificata rendendo il Fondo un vero e proprio giacimento culturale fonte di informazioni preziose”.

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