“La cooperazione con l’Asia crea nuove possibilità in Europa. Secondo le nostre stime, Rosneft potrebbe offrire progetti per 100 miliardi di dollari, creando ponti energetici tra Russia, Asia e Pacifico”. Lo ha detto oggi al V Forum Eurasiatico di Verona che si è aperto questa mattina il presidente e ceo di Rosneft, Igor Sechin. Il presidente della maggior compagnia petrolifera al mondo ha poi parlato dell’attuale situazione del mercato energetico. “L'eccesso di offerta mondiale di petrolio terminerà nel prossimo anno e mezzo – ha detto –, con il prezzo che sarà superiore ai 55 dollari per barile. Il mercato si sta sviluppando in maniera economicamente sostenibile ed entro il 2040 il fabbisogno potrebbe crescere di almeno 40milioni di barili al giorno, con una domanda di risorse che potrebbe superare di quattro volte quelle estrattive dell’Arabia Saudita”.
Secondo Sechin “la Russia potrà aumentare l’estrazione di petrolio di 200 milioni di tonnellate l’anno. In Eurasia possiamo farlo integrando i flussi energetici e regolando gli strumenti finanziari, gli investimenti e le tecnologie. Ciò contribuirà, grazie anche all’Europa, allo sviluppo di tutti con progetti concorrenziali dal punto di vista globale”. La chiusura è dedicata all’Italia e all’Ue: “Come ha detto il premier Renzi, l’economia può lavorare solo se vince la logica dell’apertura e non della chiusura. Sono contento di lavorare con l’Europa, partner ideale.”
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