Doping, hacker attaccano la Wada. Mosca: Noi pronti a collaborare

Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov: "A disposizione se venisse richiesto il nostro aiuto". E poi l'invito a lottare contro la criminalità informatica

Il Cremlino è disposto a collaborare nelle indagini sui recenti attacchi hacker al database dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada), nel caso in cui fosse richiesto. Lo ha fatto sapere oggi il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. "Se venisse richiesto il nostro aiuto, assolutamente sì", ha detto Peskov, così come riporta l'agenzia Tass.

Il portavoce del Cremlino ha ricordato che la Russia "sostiene costantemente la lotta contro la criminalità informatica" e ha invitato "tutti gli Stati e le organizzazioni internazionali a cooperare in questo ambito".

La Wada aveva infatti riportato che alcuni hacker del gruppo Fancy Bears avrebbero pubblicato documenti riservati, "rubati" dal database della stessa Agenzia mondiale antidoping. Un comunicato pubblicato sul sito internet della Wada parla di un "attacco criminale che fino a oggi ha incautamente esposto i dati personali di 29 atleti". Un atto "molto doloroso per gli atleti presi di mira e che è motivo di apprensione per tutti quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi di Rio".

"Dispiace – prosegue il comunicato -, che alcuni criminali tentino di infangare il nome e la reputazione di alcuni atleti, ma possiamo assicurare che insieme alle forze dell'ordine e alle agenzie di sicurezza stiamo intervenendo".

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