Palmira, Sedov: Arco di Trionfo e tempio Baalshamin saranno ricostruiti

L'amministratore delegato del Museo statale di Arte orientale si è recato in Siria insieme alla delegazione russa per analizzare i danni arrecati dall'Is. "Devastazioni meno gravi di quanto credessimo. Ma alcuni monumenti non potranno essere ricostruiti"

Tre monumenti simbolo di Palmira sono stati distrutti, ma ora il celebre Arco di trionfo sorretto dal colonnato e il tempio di Baalshamin saranno ricostruiti, mentre il santuario dedicato alla divinità semitica di Bel con ogni probabilità non potrà essere recuperato. È quanto ha riferito l’11 luglio Aleksandr Sedov, amministratore delegato del Museo statale di Arte orientale, che si è recato in Siria insieme alla delegazione russa.

“Siamo giunti alla conclusione che le devastazioni non sono così gravi come si riteneva. L’antica città di Palmira non ha subito ferite così profonde come avevamo temuto, tuttavia sono stati distrutti alcuni monumenti simbolo, che erano il suo ‘biglietto da visita’. Inoltre, alcune aree sono state lievemente danneggiate ed è stata seriamente colpita la necropoli”, ha detto Sedov.

Sedov ha confermato che è stato interamente distrutto il tempio di Baalshamin. Il tempio dopo l’esplosione è crollato come un castello di carte, ma non dovrebbero esserci problemi per il suo restauro così come non ce ne saranno per la ricostruzione dell’Arco di trionfo. “Per quest’ultimo occorrono però molto tempo e ingenti risorse finanziarie. I suoi resti sono perfettamente conservati e possono essere raccolti, numerati e restaurati in tempi piuttosto rapidi e a costi non troppo elevati, tuttavia il recupero del tempio di Bel richiederà un lavoro di molti anni. Le tombe in superficie e sottoterra sono state completamente distrutte e non potranno essere ricostruite”, ha spiegato l’esperto.

Sedov ha precisato che i lavori potrebbero protrarsi per un anno e mezzo o due. A rendere tutto più complicato sono la mancanza di infrastrutture, la situazione precaria della regione e anche il fatto che Palmira è patrimonio dell’Unesco e trovare un accordo con tutte le parti interessate per avviare i lavori potrebbe richiedere un tempo considerevole.

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