Eletto dopo la rivolta di Maidan, ma ormai senza maggioranza da settimane, il premier dell’Ucraina, Arsenij Yatseniuk si è dimesso.
: APLe dimissioni del premier ucraino Arsenij Yatseniuk non sono state particolarmente rimpiante dall’establishment politico russo.
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha detto che Yatseniuk “non ha lasciato un segno nel tentativo di normalizzare le relazioni tra i nostri due Paesi”, aggiungendo che, a suo avviso, il politico ucraino non ha apportato nemmeno “nessun contributo alla risoluzione della crisi ucraina”.
Alcuni analisti russi, poi, hanno sottolineato che le dimissioni di Yatseniuk non causeranno un drastico cambiamento nelle relazioni tra Mosca e Kiev, ma potrebbero avere un certo peso psicologico: con le dimissioni di Yatseniuk nei rapporti tra i due Paesi, ha fatto notare il vice direttore dell’Istituto dei Paesi CSI, Vladimir Zharikhin, potrebbe esserci “meno isteria e meno intensità emotiva nelle alte sfere della leadership ucraina”.
Nel frattempo il Cremlino continua a sottolineare che la priorità resta quella dell’attuazione degli accordi di Minsk.
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