Ria Novosti/Vasiliy Prokopenko
L’ex proprietario e direttore della compagnia Yukos, che ora vive in Svizzera, è ricercato dalla magistratura russa, secondo la quale l’oligarca potrebbe essere coinvolto nell’omicidio del sindaco della città di Nefteyugansk, avvenuto nel 1998
Cosa è successo?
L’ex proprietario e direttore della compagnia Yukos, Mikhail Khodorkovskij, ha pubblicato sul proprio profilo Twitter la convocatoria per un interrogatorio sul caso penale Nº 18/35-03. La notifica è stata consegnata a suo padre, che vive a Mosca. Khodorkovskij invece vive in Svizzera e da quando è uscito di prigione, il 20 dicembre del 2013, non ha più fatto ritorno in Russia. Citando alcune fonti proprie, Interfax ha reso noto che Khodorkovskij è ricercato dal Comitato Investigativo (SKR la sigla in russo) e che in futuro le ricerche potrebbero estendersi anche su scala internazionale.
Cosa riguarda il caso Nº 18/35-03?
Questo è il numero del caso penale dell’ex capo della sezione di sicurezza economica interna di Yukos, Aleksej Pichugin. Nel 2007 un tribunale lo ha condannato a vita per vari delitti e per l’assassinio, il 26 giugno del 1998, del sindaco della città di Nefteyugansk, Vladimir Petukhov. Un crimine compiuto nel giorno del compleanno di Khodorkovskij. Secondo gli investigatori, l’assassinio di Petukhov potrebbe essere legato a un conflitto tra il comune locale e Yukos. Il sindaco esigeva infatti che venisse aperto un processo penale contro la compagnia per evasione fiscale.
Perché Khodorkovskij è stato convocato e dichiarato ricercato?
Alla fine di giugno 2015 Vladimir Markin, rappresentante ufficiale del Comitato Investigativo, ha annunciato la riapertura del caso legato all’assassinio del sindaco di Nefteyugansk. Markin sosteneva che potrebbe essere stato lo stesso Khodorkovskij ad aver commissionato l’omicidio, che in quel momento ebbe tanta risonanza, così come “altri crimini di estrema gravità”. “Credo che il fatto che Khodorkovskij non si trovi in territorio russo non risulti un impedimento per risolvere il caso”, ha detto Markin.
Putin non aveva concesso l’indulto a Khodorkovskij?
Quando il Presidente russo Vladimir Putin prese la decisione di concedere l’indulto a Khodorkovskij non era a conoscenza del fatto che quest’ultimo avrebbe potuto essere presumibilmente coinvolto anche in altri possibili reati, ha spiegato Dmitri Peskov, portavoce del Presidente. “C’erano dei sospetti e alcune informazioni a proposito - ha detto Peskov -. Però erano gli organi investigativi che avrebbero dovuto occuparsi di ciò. E tali organi avrebbero dovuto riferire che erano emerse nuove circostanze”.
Cosa succederà adesso?
Khodorkovskij non si metterà in contatto con gli inquirenti che stanno svolgendo le indagini sull’assassinio del sindaco di Nefteyugansk. Lo ha fatto sapere in un’intervista rilasciata alla radio Govorit Moskva l’addetta stampa dell’imprenditore, Olga Pispanen. Secondo Pispanen, la vedova del sindaco, Farida Islamova, nutre dei dubbi sul fatto che Khodorkovskij possa essere condannato per questo crimine. Queste le dichiarazioni di Islamova all’agenzia Tass: “Vorrei che venisse emessa una sentenza e che il tribunale stabilisse se lui è o meno coinvolto. Solo il tempo lo dirà. La legge deve essere rispettata. È da tanto che la gente di questa regione sta aspettando, poiché il caso ormai si sta discutendo da tempo e uno dei principali imputati continua a restare impunito. Gli accusati dovrebbero essere ricondotti in Russia per rispondere di ciò che hanno fatto”.
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