Era già finito sulle pagine dei giornali per le sue performance estreme. E questa notte il controverso artista Petr Pavlensky è tornato a far parlare di sé: ha cercato di incendiare l’ingresso principale della sede dell’FSB (ex KGB) in Piazza Lubyanka, nel cuore della capitale russa. Pavlensky, riporta l’agenzia di stampa russa Interfax, è stato arrestato e accusato di vandalismo, mentre la porta dell’edificio porta visibili i segni delle fiamme.
Insieme a lui c’erano anche due giornalisti che hanno assistito alla scena.
Pavlensky non è nuovo a gesti così estremi: in passato si era inchiodato i testicoli sull’asfalto della Piazza Rossa in segno di protesta contro la politica del governo e si era tagliato un lobo dell'orecchio per protestare contro l'abuso dei trattamenti psichiatrici per fini politici e si cucì la bocca dopo l'incarcerazione delle Pussy Riot.
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