Laura Claycomb nel ruolo di Amina nell'opera "La Sonnambula" del Teatro Bolshoj
Damir Yusupuv/Il Teatro BolshojL’idea è nata l’anno scorso, in occasione dei 50 anni del primo concerto del Teatro La Scala in Russia. E oggi, per ricordare quello storico avvenimento, Mosca e Roma siglano un patto unico per rafforzare i legami culturali tra i due Paesi: Russia e Italia hanno infatti avviato un programma di scambio quinquennale di giovani musicisti e cantanti lirici, che avranno l’opportunità di realizzare tirocini nei teatri e nelle scuole musicali più prestigiose dei due Paesi. L’iniziativa, supportata dall’Ambasciata italiana a Mosca, ha lo scopo di sviluppare l’arte e di rafforzare i rapporti tra le due realtà.
“È stato deciso di avviare il programma di collaborazione diretta con gli istituti musicali: una lista molto ampia che continua a crescere - ha detto Agostino Pinna, Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, responsabile per le questioni culturali -. Le migliori scuole di opera dei nostri Paesi hanno risposto con grande entusiasmo alla proposta per lo scambio degli studenti”. Per il momento, i ministeri della Cultura di Italia e Russia sono stati informati dell’iniziativa, anche se non fanno ancora parte dell’organizzazione dei tirocini.
I primi tirocini sono già iniziati al Teatro Bolshoj di Mosca, all’Accademia del Teatro La Scala di Milano e al Conservatorio di Mosca. Al momento partecipano 11 artisti dei teatri Bolshoj e Mikhajlovsky, del Centro di canto lirico di Galina Vishnevskaya, dell’Accademia del Teatro La Scala e dei conservatori di Pesaro, Napoli, Venezia e Torino. Entro la fine dell’anno si arriverà a circa 15-17 persone.
I partecipanti del programma hanno mostrato grande interesse verso il progetto. Per loro si tratta di una possibilità unica non solo per studiare con i più grandi maestri, ma anche per conoscere da vicino la cultura di un altro Paese. Il progetto copre tutte le spese, compreso volo, vitto e alloggio. E per superare la barriera linguistica, alcuni traduttori affiancheranno gli studenti.
Qualsiasi giovane artista legato alle scuole che hanno aderito al progetto può partecipare. I ragazzi verranno selezionati direttamente dai propri istituti. “Noi poniamo l’accento sui musicisti che ancora devono crescere, non su chi sa già cantare bene… Ci servono nuovi cantanti promettenti”, ha sottolineato Pinna.
Al momento si sta definendo il programma per il primo semestre 2016. A partecipare saranno i componenti del festival “Maggio Musicale Fiorentino”, del Rossini Opera Festival, dell’Accademia musicale di Gnesin e di altri grandi teatri di opera di Mosca.
Il programma durerà fino al 2020. Lo scopo è quello di creare uno strumento utile ai giovani musicisti per promuovere la loro professionalità e per scoprire nuovi talenti. Per tale motivo saranno organizzati concerti ai quali potranno partecipare anche gli studenti.
Inoltre a breve verrà pubblicato un libro dedicato alla storia dei rapporti musicali tra Russia e Italia.
“La cosa più importante - ha concluso Pinna - è promuovere lo scambio tra giovani artisti, sviluppando la collaborazione tra la vecchia generazione e quella nuova, dando nuovo impulso al dialogo musicale tra i nostri due Paesi”.
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