Abitare il Made in Italy. Un esempio di successo

Filippo Berto.

Filippo Berto.

ufficio stampa
La tappezzeria sartoriale Berto Salotti esporta nella Federazione dall'inizio degli anni '90. L'azienda familiare ha conquistato la Russia grazie alla qualità dei suoi materiali, all'originalità delle sue realizzazioni e alla capacità di personalizzare ogni complemento d'arredo

Due fratelli, un'unica storia. Nel 1974 Fioravante e Carlo Berto fondano l'omonima tappezzeria sartoriale, a Meda, in Brianza. Da allora, l'azienda familiare è cresciuta e ha ampliato le sue frontiere, passando rapidamente dai primi 3 dipendenti, fino agli attuali 25. “Nel 1974 erano in tre: Fioravante e Carlo Berto più Flavio Cairoli, il maestro tappezziere che ha festeggiato i 40 anni dell'azienda lo scorso novembre insieme a noi. Oggi siamo in 25 tra dipendenti e collaboratori - racconta Filippo Berto, seconda generazione della famiglia. Disegniamo e produciamo imbottiti di design, classici e moderni, su misura e su progetto”. 

La creazione su misura è il marchio di fabbrica della pmi sartoriale che ha conquistato rapidamente nuovi mercati.

“Siamo a completa disposizione delle richieste dei nostri clienti e offriamo servizi che possano accompagnarli nella progettazione e realizzazione di arredi completi. Mettiamo nelle loro mani un foglio bianco e il nostro compito è quello di guidarli nelle migliori soluzioni estetiche, funzionali e di comfort per realizzare il progetto dei loro sogni”. Ed è proprio questa disponibilità all'ascolto che ha sedotto il mercato russo, dove l'azienda esporta dal 1990. 

“Quello russo è un mercato straordinario perché i nostri clienti hanno un amore particolare per il nostro paese, per quello che facciamo, per il nostro stile nell’arredamento e nel design. È un dialogo con persone che ammirano il nostro lavoro. È un bellissimo rapporto.

Questo mercato ti spinge a fare delle produzioni sempre di più alto livello perché le richieste sono  molto sofisticate. L’interesse è rivolto all’esclusività e all’eccellenza: nei materiali, nelle lavorazioni, nei dettagli, nelle personalizzazioni. Il mercato russo è uno stimolo incredibile per tutto il territorio brianzolo e lo è anche per noi”. I primi contatti sono stati con aziende molto grandi, soprattutto forniture per arredi istituzionali. Successivamente, la tappezzeria BertO ha sviluppato canali diversi: agenti, negozianti, architetti, singoli progetti per clienti privati.


Un momento della produzione. Foto: ufficio stampa

“Il mercato russo rappresenta una quota importante del fatturato dell'azienda, sulla quale stiamo lavorando al massimo, afferma Filippo Berto. Stiamo cercando di sviluppare le relazioni con i clienti consolidati e stiamo cercando di svilupparne altre con nuovi clienti che si sono interessati alla nostra strategia aziendale. La nostra idea di Tappezzeria Sartoriale accessibile nel mondo è un progetto che è piaciuto molto”. 

Da Mosca a San Pietroburgo, gli arredi firmati BertO sono arrivati fino all’isola Sachalin dove l'azienda ha da poco spedito alcuni tavolini.

Come si gestisce la logistica dall'Italia alla Russia ? “Diciamo che la distanza non aiuta. Il viaggio che deve fare la nostra merce, dal laboratorio di Meda fino alla casa del cliente, è molto lungo. Negli anni però si sono consolidati dei rapporti con fornitori strategici che, per quanto riguarda la logistica, hanno risolto numerose criticità”, spiega il manager. Il web, strumento su cui la nuova generazione dei Berto ha investito moltissimo, ha rappresentato, e continua a rappresentare, un volano di sviluppo importante.

“Negli anni ’90, con l’inizio della nostra presenza in rete, abbiamo iniziato ad affacciarci ai mercati esteri in modo completamente nuovo. Per una piccola azienda come la nostra, il web ha rappresentato un ponte che ha collegato la Brianza al resto del mondo. Oggi abbiamo un sito tradotto in sei lingue”, precisa il manager, tra cui il russo, naturalemente. 

Anche il mercato russo si serve del sito e-commerce per gli ordini e i preventivi, ma questo non impedisce agli acquirenti di visitare la sede produttiva a Meda, al contrario. La vetrina del web amplifica le potenzialità della pmi, fiera di condividere la propria tradizione artigiana. 

“I nostri clienti ci conoscono bene: sanno quali sono le nostre dimensioni, vengono a trovarci, apprezzano molto il tempo passato insieme in produzione. La Russia è un mercato che ci fa esprimere il nostro potenziale e ci fa crescere. I nostri clienti della Federazione amano molto i tessuti preziosi, i velluti esclusivi e i pellami selezionatissimi, di alto livello. Il più delle volte si realizzano progetti totalmente custom dove non mancano dettagli preziosi realizzati su richiesta che arricchiscono e rendono unico il progetto”. 

Il legame con la Russia si conferma non solo nell'interesse strategico di questo mercato per lo sviluppo della società, ma anche come fonte di ispirazione e opportunità di contaminazione di stili, come testimonia il progetto Sofa4Manhattan. “Lera Moiseeva è una designer russa e ha firmato il design di Sofa4Manhattan con la collaborazione di Luca Nichetto – racconta Filippo Berto. Il progetto è nato da un’idea di BertO e Design-Apart. Abbiamo provato a ragionare su quale fosse il divano ideale per gli abitanti di New York. Abbiamo organizzato un workshop di due giorni a Manhattan con designer provenienti da tutto il mondo. Il progetto che meglio rappresentava il concept è stato prototipato in Brianza e il divano, non ancora assemblato, è tornato a New York. Insieme ai designer, agli amanti del Made In Italy, agli amici e ai clienti abbiamo organizzato una sessione di crowdcrafting e costruito insieme il primo modello di Sofa4Manhattan. Correva l’anno 2014. Quest’anno Lera Moiseeva e Luca Nichetto hanno realizzato l’intera Collezione Sofa4Manhattan partendo proprio dal lavoro fatto l’anno scorso ed è stata presentata alle Residenze Litta durante la Milano design Week”. 

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