In Russia il caldo è Made in Italy

L'attuale Parco Industriale Clivet si estende su una superficie di oltre 50.000 mq. Qui si producono ogni anno oltre 16.000 unità di climatizzazione (Foto: ufficio stampa)

L'attuale Parco Industriale Clivet si estende su una superficie di oltre 50.000 mq. Qui si producono ogni anno oltre 16.000 unità di climatizzazione (Foto: ufficio stampa)

Dal oltre quindici anni il Gruppo Clivet esporta nella Federazione sistemi per il riscaldamento e condizionatori, e cura ogni cliente come se fosse l'unico

Con sette filiali attive nel mondo, Clivet si impone tra i primi tre poli produttivi a livello Europeo di sistemi in pompa di calore. Fondata nel 1989 a Feltre, a circa un'ora da Venezia, l'azienda è cresciuta gradualmente costruendo, stabilimento dopo stabilimento, l'attuale Parco Industriale Clivet, composto da 5 unità produttive per una superficie di oltre 50.000 mq dalla quale ogni anno escono oltre 16.000 unità di climatizzazione. “Abbiamo da poco festeggiato i nostri primi 25 anni – racconta Alessandro Polce, direttore commerciale per l'estero del gruppo Clivet -. Dalla fine degli anni '90 in poi ci siamo orientati subito verso lo sviluppo dei sistemi completi e speciali di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione, sempre accompagnati da dispositivi di purificazione dell'aria”. 

La clientela di Clivet spazia anche dai grandi centri commerciali ai cinema multisala, passando dai musei, tra cui il Louvre di Parigi. Ogni cliente ha la sua particolarità. “Ogni volta bisogna adattare il sistema alle esigenze del cliente, siano esse centri commerciali, teatri o cinema”, precisa il manager che afferma come il salto verso l'estero sia stato più che naturale per l'azienda. “L'Italia è stata chiaramente il nostro primo mercato, ma molto rapidamente ci siamo orientati all'export con l'obiettivo di innovare i nostri sistemi per raggiungere una sempre migliore efficienza energetica, ottenere una buona qualità dell'aria in termini di temperatura e di umidità, e  ridurre i costi di istallazione e di utilizzo per i nostri clienti”. 

Dopo una prima fase di investimenti e l'apertura di sue filiali in Spagna e in Inghilterra, nel 2009 Clivet apre una sede in Russia, precisamente a Mosca. “All'inizio abbiamo cominciato con un distributore locale, poi ci siamo resi conto dell'importanza di questo mercato e abbiamo deciso di aprire una struttura nel 2009 grazie al network di contatti che avevamo creato in precedenza. Le 45 persone che lavorano nella sede di Mosca sono tutte locali”, afferma Polce. Quella di Mosca, come le altre 6 filiali estere del gruppo, è una filiale commerciale e di assistenza clienti. “Assicurare continuità all'esercizio e alla manutenzione per noi è un asset fondamentale”, precisa il manager aggiungendo che la regolamentazione per questi sistemi è molto rigorosa, soprattutto in Europa, e pertanto è necessario mantenere un alto livello di manutenzione regolarmente. Che percorso ha seguito Clivet per imporsi rapidamente nel mercato della Federazione? “Siamo andati direttamente sul posto – racconta Polce -. Bisogna conoscere il mercato a cui si punta e bisogna poter contare su una solida storia aziendale. Certo si prendono dei rischi, perché l'investimento è stato corposo, ma noi avevamo le competenze adatte e abbiamo provato le nostre capacità con questa avventura”. 


Alessandro Polce, direttore commerciale per l'estero del gruppo Clivet (Foto: ufficio stampa)

Tra le principali difficoltà degli inizi c'è stata la lingua. “Fino a 5-6 anni fa, non era semplice trovare personale che parlasse correntemente l'inglese, ma ora possiamo dire che questo problema è alle nostre spalle”, racconta Alessandro Polce. È stato anche necessario armonizzare i sistemi di documentazione in modo da poter esportare i prodotti. “All'inizio c'è stato molto lavoro, ma se le cose sono fatte bene da subito e se c'è chiarezza, allora si può lavorare bene – afferma il manager -. Il nostro approccio è di proporre sempre qualcosa di innovativo e dall'elevato valore aggiunto. In questa zona la concorrenza è più agguerrita che nell'Europa dell'Ovest e per riuscire ci vuole un curriculum solido, bisogna essere in grado di chiarire da subito le proprie competenze e bisogna poter rispondere alla clientela”. 

Sul fatturato consolidato di Clivet, la Russia pesa per il 10%. La strategia del gruppo, nel medio e lungo periodo, è di attivare nuove partnership con gli investitori e i grandi gruppi locali per supportarli nella scelta e nella progettazione degli impianti di condizionamento. Recentemente il gruppo ha puntato anche sul segmento residenziale. Nel 2008 prende vita il progetto che porta il comfort dei sistemi in pompa di calore anche nelle abitazioni e nel 2013 la società lancia sul mercato ELFOPack, la pompa di calore multifunzionale per il monofamiliare con basso fabbisogno energetico e plurifamiliare con impianto decentralizzato. L'azienda oggi conta 700 dipendenti, distribuiti tra la sede italiana (500 dipendenti) e le 7 filiali attive nel mondo : Russia, Inghilterra, Germania, Spagna e Olanda, poi Dubai e India.

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