Fisco, al via lo scambio automatico di informazioni

A partire dall'anno prossimo verrà avviata la raccolta di informazioni sui conti di soggetti fisici e giuridici stranieri presenti nelle banche russe.

A partire dall'anno prossimo verrà avviata la raccolta di informazioni sui conti di soggetti fisici e giuridici stranieri presenti nelle banche russe.

: Kommersant
Dal 2017 le autorità russe condivideranno i dettagli dei conti bancari dei cittadini stranieri con i governi dei loro Paesi d’origine. Anche l'Italia tra i firmatari dell'accordo

Le autorità russe trasmetteranno informazioni sui conti e i contributi fiscali dei cittadini stranieri ai governi dei loro Paesi d’origine. Così come riferisce l'agenzia Tass, al forum dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che ha avuto luogo verso la metà di maggio, la Russia ha aderito al sistema di scambio automatico di informazioni fiscali Crs (Common Reporting Standard). Rbth ha cercato di fare chiarezza sulle ripercussioni che avrà questa decisione.

Quali soggetti riguarderà il nuovo accordo?

A partire dal 2017 verrà avviata la raccolta di informazioni sui conti di soggetti fisici e giuridici stranieri presenti nelle banche russe. Nel 2018 le informazioni verranno trasmesse agli organi fiscali competenti dei Paesi che hanno sottoscritto l’accordo. Per ora l’accordo è stato firmato da 82 Stati, tra cui Argentina, Belgio, Bulgaria, Gran Bretagna, Germania, India, Spagna, Italia, Corea, Portogallo, Francia, Croazia. L’elenco completo dei Paesi che hanno aderito al Crs è reperibile qui. Tuttavia, la Russia non sarà tenuta a condividere le informazioni con tutti i Paesi che hanno sottoscritto l’accordo. Formalmente Mosca dovrà informare tempestivamente i Paesi con i quali intende procedere a uno scambio di informazioni e la procedura potrà essere attuata solo dopo un accordo congiunto.

Che tipo di informazioni trasmetteranno le banche alle autorità fiscali?

In base al progetto di legge già messo a punto dal Servizio federale russo – il principale dicastero in materia fiscale – le banche e gli operatori finanziari saranno tenuti a comunicare informazioni sui redditi da investimento dei loro clienti, sulla vendita di azioni, sul saldo bancario, sugli interessi sui depositi e sulle obbligazioni. Tuttavia, a tale scopo sarà necessario individuare il beneficiario finale del conto o dei titoli.

Se si è cittadini stranieri, ma si riceve lo stipendio in Russia, bisognerà preoccuparsi?

I conti di chi ha la residenza russa non saranno soggetti a obblighi di monitoraggio e verifica fiscale. Tuttavia, ogni Paese ha le proprie regole in materia di determinazione della residenza fiscale. Uno straniero per considerarsi residente in Russia deve avere un permesso di soggiorno o di lavoro e risiedere nel Paese da almeno un anno, ricevere un reddito e pagare le tasse. Tuttavia, esistono dei criteri attraverso i quali si definisce un soggetto fisico o giuridico come residente fiscale in più Paesi e possessore di doppia residenza. In tal caso è possibile che le tasse debbano essere pagate anche nel proprio Paese d’origine. I cittadini degli Stati Uniti, per esempio, dovunque ricevano i propri redditi, hanno l’obbligo di pagare le tasse anche in America.

Come si raccolgono le informazioni, è necessario compilare un modulo apposito?

Se il deposito bancario è inferiore a 1 milione di dollari, la banca dovrà fornire informazioni solo sulla residenza del titolare, vale a dire sul luogo dove è stato registrato e paga le tasse. Se sul conto è stato depositato più di 1 milione di dollari, alla banca potranno essere richieste informazioni più dettagliate. In tal caso gli operatori potrebbero telefonare per rivolgere ai titolari domande più dettagliate. Mentre i conti con un importo inferiore ai 250mila dollari di norma non dovrebbero essere sottoposti a verifica. Ma se si decide di aprire un nuovo conto, si è tenuti a compilare un modulo apposito con domande che riguardano prevalentemente il problema della residenza.

Che ripercussioni avranno queste misure sulle grandi imprese che operano in Russia?

Se un’azienda straniera opera in Russia attraverso un’impresa “figlia” o una filiale che pagano le imposte in Russia, la banca non sarà tenuta a raccogliere delle informazioni. A essere oggetto di monitoraggio saranno solo holding e trust, in quanto in tali forme giuridiche è difficile rintracciare il proprietario finale. Nel trust esiste un beneficiario a cui il disponente assegna beni e proprietà in gestione fiduciaria, mentre una holding comprende una vasta rete di imprese figlie. Lo scopo in questo caso è capire chi ha funzioni di controllo e chi è il beneficiario finale. Spetterà anche alle banche raccogliere questo tipo di informazioni.

Perché la Russia ha aderito all’accordo sullo scambio di informazioni fiscali?

L’obiettivo principale è quello di contrastare l’offshore, accedendo alle informazioni sui titolari russi di conti depositati nelle banche straniere. Tutti i Paesi che hanno sottoscritto tale accordo di scambio con la Russia, non solo riceveranno informazioni di rilevanza fiscale sui propri residenti, ma saranno tenuti a condividere analoghe informazioni sui cittadini russi.

Per la stesura dell’articolo sono stati utilizzati commenti di esperti di E&Y, Pwc e i dati dell’Ocse

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