Se l’economia ucraina si salva con la ristrutturazione del debito russo

Il Presidente russo Vladimir Putin insieme all’ex-Presidente ucraino Viktor Yanukovich al Cremlino.

Il Presidente russo Vladimir Putin insieme all’ex-Presidente ucraino Viktor Yanukovich al Cremlino.

Ria Novosti/Michael Klimentyev
Le autorità russe si sono accordate sulla ristrutturazione del debito ucraino per tre miliardi di dollari. Una delle condizioni poste dall’accordo riguarda le garanzie da parte dei creditori internazionali o del governo degli Stati Uniti. Secondo gli esperti, questa decisione consentirà all’Ucraina di evitare il default e alla Russia di restituire il prestito

Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che le autorità russe hanno proposto di ristrutturare il debito dell’Ucraina per 3 miliardi di dollari. È quanto riferisce l’agenzia Tass. A detta del capo dello Stato, la Russia sarebbe pronta a ricevere 1 miliardo di dollari all’anno. Tuttavia, a tale scopo le autorità russe dovranno ricevere delle garanzie sulla restituzione del prestito da parte del governo degli Stati Uniti, dell’Unione Europea o di uno degli istituti finanziari internazionali.

Alla fine del 2013 le autorità russe avevano deciso di sostenere l’economia ucraina e si erano accordate con l’allora Presidente Viktor Yanukovich su un credito di 15 miliardi di dollari. Il rimborso del prestito obbligazionario era stato previsto con scadenza al 20 dicembre 2015 e il tasso stabilito al 5%. Il governo russo ha fatto in tempo a corrispondere a Viktor Yanukovich solo la prima tranche dei 3 miliardi di dollari dopo di che in Ucraina è cominciata la crisi politica. In seguito l’Ucraina si era accordata con creditori privati sulla ristrutturazione del debito, ma la Russia non aveva accettato le nuove condizioni. Il Gabinetto dei ministri rivendicava che si trattava di un debito sovrano e non commerciale e che doveva essere interamente pagato entro il dicembre 2015. In caso contrario, l’Ucraina avrebbe rischiato il default e il Paese sarebbe stato privato del diritto di ottenere aiuti finanziari dal Fondo monetario internazionale.

I benefici dell’Ucraina

A detta degli esperti, il nuovo schema sarebbe vantaggioso per la parte ucraina. “L’Ucraina potrà evitare il default a causa del debito russo e ottenere l’ennesima tranche prevista dal programma di sostegno finanziario dell’Fmi”, sostiene Andrey Margolin, prorettore dell’Accademia russa dell’Economia nazionale e della Pubblica amministrazione, ente vicino al governo russo. A suo avviso, l’Ucraina potrà continuare a ricevere aiuti dai creditori internazionali. Ma ciò non significa che il Paese potrà permettersi in futuro di pagare autonomamente i suoi debiti.

 
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“Considerando che l’Ucraina nel 2015 non riuscirà a estinguere il debito nei confronti della Russia, lo schema di ristrutturazione proposto fornisce una chiara idea dell’entità del denaro che verrà restituito e dei termini della restituzione”, afferma Andrey Margolin. A suo avviso, proprio una garanzia da parte dell’Fmi o di un’altra organizzazione finanziaria internazionale può fornire tale sicurezza.

La questione delle garanzie

La questione delle garanzie è il punto nodale per la parte russa, sostiene Bogdan Zvarich, analista di Ikh Finam. Secondo la sua opinione se Europa e Stati Uniti saranno pronti a concederle, le parti potranno accordarsi già in un breve arco di tempo. “La proposta non sembra male per entrambe le parti. Per l’Ucraina ora è importante non dichiarare formalmente il default, tuttavia il Paese non è in grado di estinguere il debito”, dice Sergey Ilin, analista di Ik Première. A suo avviso, la variante ideale per Kiev sarebbe quella di non pagare il debito, ma tale variante risulta irrealizzabile. Perciò, secondo Ilin, la ristrutturazione è un’alternativa accettabile, più semplice da presentare all’opinione pubblica, che non il default. A sua volta la Russia potrebbe restituire il denaro e diminuire i rischi.

Come è stato poi dichiarato dal vice ministro delle Finanze russo, Maksim Oreshkin, la ristrutturazione del debito ucraino non avrà ripercussioni sul rating sovrano della Russia Secondo Oreshkin, per l’acquisto di eurobond ucraini sono stati utilizzati le risorse del Fondo di ricchezza nazionale e perciò la ristrutturazione non influirà sul programma di prestiti russo del prossimo anno.

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