Più libertà economica in Estremo Oriente

La città di Vladivostok vista dall'alto

La città di Vladivostok vista dall'alto

Ria Novosti/Vitaliy Ankov
Si tratta di una delle priorità per lo sviluppo futuro di questa regione, secondo il Presidente Putin. In particolare, si prevede di attrarre investitori nel libero porto di Vladivostok e nei settori con maggiori prospettive come i trasporti e la cantieristica navale

La libertà economica deve diventare una delle principali priorità per lo sviluppo dell’Estremo Oriente russo. È quanto ha annunciato il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nel suo intervento alla seduta plenaria del Forum economico orientale il 4 settembre 2015. “Le nostre principali priorità nell’Estremo Oriente sono legate a un’intensa politica di sviluppo sociale, alla costruzione di infrastrutture per il trasporto e la formazione, e naturalmente all’estensione della libertà economica, per offrire condizioni migliori agli investitori nazionali e stranieri che intendano avviare attività imprenditoriali”, ha dichiarato il capo dello Stato. A suo avviso, per migliorare la redditività del capitale, l’Estremo Oriente russo deve poter competere con i maggiori centri finanziari e industriali. Come ha ricordato il Presidente russo, i paesi della regione Asia-Pacifico, malgrado i problemi contingenti, continuano a essere una locomotiva dell’economia mondiale e un importante mercato di beni e servizi; il rafforzamento delle relazioni con questi stati ha una rilevanza strategica per la Russia.

Le condizioni per gli investitori

A detta di Vladimir Putin, sarebbero già state approvate delle leggi per la creazione di aree a sostegno dello sviluppo e del libero porto di Vladivostok che garantiscano agli imprenditori vantaggi esclusivi, incluse procedure semplificate per l’attraversamento di frontiera. “I cittadini stranieri, che transitano nel libero porto di Vladivostok, potranno ottenere visti di otto giorni direttamente alla frontiera, mentre i residenti potranno godere di indennità assicurative e fiscali,  ha dichiarato il Presidente. Secondo i dati in suo possesso, i partner dell’Europa occidentale avrebbero manifestato interesse per il libero porto di Vladivostok e così gli imprenditori cinesi, sudcoreani e giapponesi per i quali costituisce il più breve ed efficace sbocco al mare. Putin ha proposto di estendere i vantaggi del libero porto di Vladivostok anche ad altri porti dell’Estremo Oriente russo.

L'intervento del Presidente russo Vladimir Putin al Forum economico orientale (Foto: Mikhail Voskresenskiy/RIA Novosti)

“Nell’Estremo Oriente russo devono poter essere concorrenziali tutte le condizioni basilari per l’avvio delle attività imprenditoriali, dall’accesso alle risorse finanziarie alle tariffe per l’energia e i trasporti, ha dichiarato Vladimir Putin. Il Presidente ha sottolineato, inoltre, che quello delle tariffe per l’energia elettrica è un annoso problema e ha proposto di mettere a punto delle tariffe più attrattive e competitive a seconda di ogni singola regione, e se occorrerà, di investire  risorse di bilancio aggiuntive per la creazione di nuove infrastrutture.

I settori prioritari

Tra i settori più interessanti per gli investimenti il Presidente ha menzionato la cantieristica navale, la metallurgia, la lavorazione del legno, le biorisorse, i trasporti, l’energia elettrica, la sanità e il turismo. Così a detta del capo dello Stato, la società Rosneft sta investendo 60 miliardi di rubli (890 milioni di dollari) nella modernizzazione del complesso cantieristico Zvezda di Primore. Il costo complessivo dei lavori ammonterà a 146 miliardi di rubli (2,16 miliardi di dollari). Putin ha poi rilevato, che sulla base dello stabilimento si creerà un cluster di cantieristica civile per la produzione di tecnologia navale e tecnologie per la ricerca, l’estrazione e il trasporto di idrocarburi. Perdipiù la società gaspetrolifera Rosneft e i suoi partner prevedono di investire in generale nei progetti nell’Estremo Oriente una somma dell’ordine di 1,3 trilioni di rubli (19,27 miliardi di dollari). 

Trasporti, la nuova
rotta è da record

I centri di ricerca

Il Presidente russo Vladimir Putin ravvisa, inoltre, un’altra possibile direzione per lo sviluppo dell’Estremo Oriente nella costruzione di una serie di centri di ricerca nella regione Asia-Pacifico. A suo avviso, la cooperazione nel campo della ricerca e della formazione riveste un significato estremamente importante. “Tutto ciò potrebbe costituire un potente stimolo per lo sviluppo tecnologico degli stati della regione Asia-Pacifico” ha sottolineato il Presidente. Putin ha, inoltre, rilevato che la Russia dispone nell’Estremo Oriente di basi di ricerca fondamentali e ha esortato alla creazione congiunta di importanti piattaforme e sistemi di ricerca, i cosiddetti progetti Megascience, sulla cui base saranno possibili delle innovazioni reali sul piano scientifico”, ha detto.  

Simili laboratori, ha osservato il Presidente, sono concentrati soprattutto in Europa. “Ritengo che sia giunto il momento di creare infrastrutture e centri di cooperazione nel campo della ricerca e della formazione di questo tipo anche nella regione Asia-pacifico” ha concluso il capo dello Stato.

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