Russia-Ue, la crisi colpisce anche il cioccolato

Il cioccolato, insieme ai fiori, è stato inserito nella lista dei nuovi prodotti di importazione da proibire (Foto: AFP / East News)

Il cioccolato, insieme ai fiori, è stato inserito nella lista dei nuovi prodotti di importazione da proibire (Foto: AFP / East News)

Lo strappo nei rapporti tra Federazione e Unione Europea si aggrava. Mosca estende le controsanzioni e la lista degli articoli proibiti verrà allungata

La crisi nei rapporti fra Federazione Russa ed Unione Europea si aggrava. Mosca ha adottato nuove misure in risposta al rinnovo delle sanzioni europee. L'azione delle controsanzioni è stata prolungata di altri sei mesi, mentre la lista degli articoli proibiti verrà estesa al cioccolato e ai fiori. Gli analisti ritengono che le sanzioni e le controsanzioni danneggino entrambe le parti, tuttavia non vedono imminenti prospettive per la loro abolizione, in seguito all'aspro contrasto politico.

Il 22 giugno, il Consiglio dell'UE, a livello dei capi dei Ministeri degli Esteri, ha esteso il periodo di validità delle sanzioni economiche nei confronti della Russia “con l'obiettivo di garantire la piena attuazione degli accordi di Minsk”. Dopo questa mossa, il primo ministro Dmitri Medvedev ha dato l'incarico di preparare un comunicato a nome del Presidente della Federazione Russa con la proposta di rinnovare le controsanzioni russe nei confronti dell'UE e di presentare una lista ufficiale dei prodotti soggetti ai provvedimenti. Il portavoce del presidente russo, Dmitri Peskov, ha reso noto ai giornalisti che il piano di proroga dei rispettivi provvedimenti russi nei confronti dell'UE sono in fase di elaborazione presso il Cremlino e che essi verranno adottati molto rapidamente.

Tutti subiscono perdite

Timur Nigmatullin, analista della holding d'investimento “FINAM”, ha dichiarato a RBTH che l'UE ha aderito al rinnovo delle sanzioni per sei mesi sullo sfondo dell'escalation del conflitto nell'Ucraina dell'est degli ultimi tempi. Secondo le sue parole, il prolungamento dell'embargo da parte della Russia è una mossa del tutto prevedibile, sia da un punto di vista politico che economico. Commentando l'influenza delle controsanzioni russe sull'economia della Federazione, Timur Nigmatullin ha messo in evidenza che, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, uno dei principali motivi dell'alto tasso d'inflazione negli ultimi trimestri è stata la svalutazione del rublo, non l'embargo. “Solo il 2% circa è l'effetto delle contromisure russe”, ha spiegato l'esperto.

 
Mosca, Bruxelles
e quello strappo nei rapporti

Il direttore della cattedra dei mercati azionari e di ingegneria finanziaria RANCHiGS, Konstantin Korishchenko, ritiene che la situazione attuale non sia economicamente favorevole per nessuna delle due parti. “Le sanzioni riducono in maniera significativa (a volte del 10%) gli scambi con la Russia ed impediscono all'economia dell'Europa di uscire dalla recessione”. Nel contempo, secondo l'opinione di Konstantin Korishchenko, l'attrito con i paesi occidentali ha condotto ad un calo della qualità degli acquisti del cittadino russo, nonché a difficoltà nell'ottenere finanziamenti da parte dei mercati occidentali e alla limitazione dell'accesso alle alte tecnologie. “L'effetto negativo si è manifestato anche nell'aumento dell'intervento statale nel business”, ha aggiunto. Nondimeno, come considera Korishchenko, vi è anche un'influenza positiva delle sanzioni sull'economia russa. “La sostituzione dei beni di importazione è in pieno sviluppo, unito al sistema di rifinanziamento interno; si registra inoltre una ripresa dei “legami orientali”.

Un duro colpo per cioccolato e fiori

Secondo l'opinione dei funzionari russi, le controsanzioni della Russia nei confronti dei produttori agricoli di Europa, Canada e Australia contribuiscono a ravvivare il business nazionale. Per questo motivo, sotto il divieto nella nuova lista aggiornata è venuta a trovarsi anche quella produzione occidentale con cui concorrere è molto difficile. Cioccolato e fiori per esempio. Il capo del Ministero dello Sviluppo Economico russo, Aleksandr Tkachev, in diretta sul canale Rossija 24, ha dichiarato che il ministero vuole introdurre la proposta di divieto dell'importazione di prodotti di pasticceria in Russia. Oltre a ciò, il ministero propone di rivedere la possibilità di limitare l'import dei fiori in Russia, in occasione appunto del rinnovo dell'embargo.

Non occorre aspettarsi la cancellazione delle sanzioni

Vi sono tuttavia voci a favore di una differenziazione d'approccio nei confronti dei paesi europei. “Dobbiamo considerare le posizioni di una serie di paesi come l'Ungheria, la Grecia, Cipro con i quali abbiamo stabilito non solo relazioni economiche, ma anche politiche, i quali reagiscono attivamente contro la politica delle sanzioni”, ha dichiarato lo speaker del Consiglio della Federazione Russa, Valentina Matvienko, aggiungendo che “paesi come questi, vanno sostenuti”. 

Secondo le parole di Timur Nigmatullin, la profondità della crisi politica, provocata dagli eventi in Ucraina, non permette di sperare su un annullamento delle sanzioni entro un futuro prevedibile e che pertanto è logico costruire qualsiasi prospettiva di macroeconomia continuando a tener conto di tutto ciò. A proposito di un possibile annullamento delle sanzioni, Konstantin Korishchenko ha notato che, nonostante i motivi economici, le sanzioni vengono mantenute come minimo fino al 2016, metà del 2017: “Nel 2016 negli USA si terranno le elezioni presidenziali, mentre in Germania nel 2017 quelle parlamentari. E' chiaro che sullo sfondo di una continua propaganda negativa dei media nei confronti della Russia, si troveranno in una posizione più favorita, rispetto alle colombe, i candidati falchi. E già ai nuovi leader di USA e Germania spetterà di capire come risolvere il problema”.

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