Lungo il nuovo tracciato, la maggior parte del gas di transito andrebbe all'Europa attraverso la Slovacchia (Foto: ufficio stampa)
La Russia valuterà la possibilità di connettere il gasdotto Eastring al Turkish Stream, ha dichiarato lo scorso 2 giugno il premier Dmitri Medvedev a seguito dell'incontro con il premier della Slovacchia, Robert Fico.
La Slovacchia ha cominciato a promuovere Eastring sin dall'inizio del 2015, dopo la rinuncia di Gazprom al South Stream a vantaggio del Turkish Stream, dichiarando che dal 2020, grazie al progetto del gasdotto, eviterà il passaggio del gas attraverso l’Ucraina.
Lungo il nuovo tracciato, la maggior parte del gas di transito andrebbe all'Europa attraverso la Slovacchia. Se la Slovacchia cessasse invece di essere paese di transito del gas, il suo budget potrebbe subire forti perdite, ha ammesso Fizo. È per questo motivo che Eastring necessita di allacciarsi al percorso russo-turco, ha sottolineato lui.
Il tratto definitivo di Eastring non è ancora stato confermato. Si suppone tuttavia, che la tappa iniziale debba diventare la centrale di compressione a Vel'ké Kapushany e che nel progetto vengano impiegati tutti i mezzi operativi della slovacca Eustream.
Eastring potrebbe passare per l'Ungheria o per l'Ucraina, in Romania. Ci sono due varianti di continuazione del gasdotto attraverso la Bulgaria fino alla Turchia. A seconda della scelta del percorso, la lunghezza di Eastring potrebbe andare dai 744 ai 1.015 km.
Il presidente del Consiglio di amministrazione di Gazprom, Aleksei Miller, a metà aprile ha dichiarato che il Turkish Stream ha riavviato un'intera serie di progetti nella regione, fra i quali, appunto, Eastring e il piano del gasdotto ITGI, dalla Grecia all'Italia. Qualora Gazprom venisse invitata a prender parte a questi progetti, ha detto Miller, la compagnia sarebbe disposta a valutare l'offerta. Ciononostante, il 2 giugno il portavoce di Gazprom non ha fornito alcuna risposta positiva alla richiesta esplicitata dalla Slovacchia.
L'offerta della Slovacchia
Secondo l'opinione del vice presidente del Fondo per la sicurezza energetica nazionale (FNEB), Aleksei Grivach, l'idea di connettere l'Eastring al Turkish Stream è realistica, in particolar modo se si tiene conto che è stato un paese membro dell'Europa a muovere la proposta, unito all'attuale operatore di trasporto slovacco Eustream. Il progetto darebbe modo alla Slovacchia di mantenere la sua posizione di grosso snodo di transito del gas russo in Europa, anche in caso della cessazione assoluta del suo passaggio attraverso l'Ucraina. Nel frattempo, il percorso del tratto terrestre del Turkish Stream continua anch'esso a rimanere sotto un punto interrogativo: accordi in merito non esistono, una chiara e ben delineata offerta potrebbe dunque interessare Gazprom.
Per Gazprom è importante che sia iniziata la concorrenza per la tratta di Turkish Stream in Europa, ritiene il direttore del Fondo nazionale energetico, Konstantin Simonov. Se in Macedonia o in Serbia capiscono che per via di Eastring potrebbero privarsi del gas e del transito, la loro posizione potrebbe cambiare, ritiene lui. Il recupero dell'ITGI pure è probabile, e allora la concorrenza sarà ancora più forte, riassume l'esperto.
L'articolo è stato realizzato sulla base di materiali tratti da Kommersant e Vedomosti
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