Forum Gaidar, gli interventi più significativi

I partecipanti al Forum Gaidar 2013 che si è tenuto a Mosca (Foto: Ria Novosti)

I partecipanti al Forum Gaidar 2013 che si è tenuto a Mosca (Foto: Ria Novosti)

Il primo ministro Medvedev propone la costruzione di una politica economica basata sui capisaldi dello scrittore e statista russo a cui è dedicato il vertice. Le posizioni degli altri partecipanti anche su argomenti come Depardieu e Wto

Il primo ministro Dmitri Medvedev ritiene che la convinzione di Egor Gaidar secondo cui la politica economica dello Stato dovrebbe essere innovativa piuttosto che convenzionale resterà di attualità per la Russia per molti anni a venire. Parlando al Forum Gaidar, svoltosi presso l’Accademia russa di Economia Nazionale e della Pubblica Amministrazione, Medvedev ha citato il famoso detto “Quando soffia il vento del cambiamento, occorre costruire un mulino a vento, non un paravento”.

“È stato Mao a dirlo”, ha sottolineato il primo ministro, aggiungendo dopo una breve pausa, “Tse-tung”. Uno scoppio di risate è esploso in mezzo al pubblico, seguito da degli applausi, perché alcuni potevano aver frainteso il primo ministro e pensato che Medvedev stesse citando Vladimir Mau, rettore dell'Accademia di Economia nazionale, che ha fatto da moderatore nella sessione plenaria del forum.

“Ma penso che dovremmo ricordare una cosa diversa nel corso dei prossimi anni e che dovrei citare Egor Gaidar, il quale ha detto che la politica economica dello Stato non deve essere convenzionale, ma richiede soluzioni innovative. Quanti progressi la Russia farà in questo ambito nel corso dei prossimi decenni deciderà la sua efficienza nel corso della prossima recessione economica mondiale e la prospettive a lungo termine della nostra espansione economica. Si tratta di un’affermazione molto veritiera”, ha sottolineato Medvedev.

Fonte: RIA Novosti

Al Forum Gaidar si è parlato anche di Wto. Il direttore generale del Wto, Pascal Lamy, ha affermato: "Il Kazakhstan e la Bielorussia devono di fatto rispettare molte norme del Wto, in qualità di partner dell’Unione doganale russa". "Il Kazakhstan potrebbe aderire all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) nel 2013", ha riferito ai giornalisti Lamy.

“Il Kazakhstan si trova in una fase avanzata dei suoi negoziati di adesione. La mia ipotesi è che ciò potrebbe avvenire quest'anno”, ha detto ai giornalisti a margine del Forum Gaidar. Aggiungendo che la Bielorussia è invece in una fase meno avanzata dei negoziati, rendendo quindi difficile specificare un lasso di tempo per la sua adesione.

Contemporaneamente, Lamy ha detto che la Russia, la Bielorussia e il Kazakhstan, facendo parte dell'Unione doganale, dovrebbero operare in un contesto di regime commerciale unico. Dal momento che la Russia è già un membro del Wto, il Kazakhstan e la Bielorussia devono di fatto rispettare molte delle norme dell'Organizzazione.

Il capo del Wto non ha dato luogo a una stima dei risultati dei primi sei mesi di adesione della Russia all'Organizzazione, specificando che sarebbe stato prematuro giudicare. “La Russia non è molto diversa da qualsiasi altro Paese che ha aderito al Wto nel corso degli ultimi dieci anni”, ha detto. Aggiungendo che ogni nuovo membro del Wto ha bisogno di tempo per funzionare senza problemi e soddisfare tutte le norme e gli standard del Wto.

Fonte: RIA Novosti

Al Forum Gaidar anche il caso Depardieu. "La competizione globale tra i sistemi fiscali è cresciuta in maniera più intensa nel corso degli ultimi anni e i Paesi sono in lotta per i contribuenti così come si battono per gli investitori", ha detto in una sessione plenaria del forum il capo del Servizio Fiscale Federale, Mikhail Mishustin.

"Gérard Depardieu è il perfetto esempio di un uomo che ha apprezzato la prevedibilità e la trasparenza del sistema fiscale russo", ha sottolineato Mishustin, rispondendo a un’osservazione del moderatore della sessione, il numero uno della società Rusnano Anatoly Chubais, che ha fatto riferimento alla decisione dell’attore francese come a una “vittoria fantastica” per il sistema fiscale russo nella competizione globale.

Depardieu aveva deciso di rinunciare alla cittadinanza francese dopo che il presidente Holland aveva annunciato l'intenzione di imporre un’imposta sul reddito del 75% per coloro che guadagnano più di un milione di euro l'anno. L'attore non ha cambiato i suoi piani, anche dopo che le autorità francesi hanno rinunciato ai loro.

Il Servizio Fiscale Federale ha spiegato che Gerard Depardieu sarebbe diventato un contribuente in Russia solo se avesse scelto di vivere qui per più di 180 giorni per anno solare o di avviare un business in Russia.

“Gérard è un esempio non solo per coloro che sono interessati ad aliquote fiscali ridotte, ma anche per chi guarda alla prevedibilità e alla trasparenza del sistema fiscale russo”, ha detto Mishustin. Aggiungendo anche che il numero di persone che condivide questo parere è in costante crescita.

Secondo il capo del Servizio fiscale federale, la Russia ha costruito il suo sistema fiscale sulla base di standard internazionali e sul modello Ocse di convenzione fiscale. Quindi “ci sentiamo sicuri quando siamo in competizione con altri sistemi fiscali nel mondo”, ha detto Mishustin.

Fonte: RIA Novosti

Il capo della Sberbank German Gref ha suggerito di rinominare il Ministero del Governo aperto (Open Government, letteralmente “governo aperto”, intendendo il concetto di amministrazione trasparente a livello centrale e locale, ndr), come Ministero della Propaganda, sulla base della dichiarazione del ministro Mikhail Abyzov, titolare del dicastero, riguardo i suoi obiettivi.

I partecipanti al Forum Gaidar hanno proposto che il ministro russo Mikhail Abyzov cambiasse il nome del suo team in Ministero della Propaganda, poichè il ministro ha proclamato che il chiarimento delle decisioni del governo rappresenta il suo obiettivo principale; quest’ultimo, tuttavia, non ha trovato lo scherzo divertente ribadendo che la spiegazione degli atti del governo rappresenta il suo principale compito.

“Il compito numero uno per me e la mia squadra, nel 2013, insieme con l'intero Gabinetto, è quello di rendere il lavoro del governo russo comprensibile per i normali cittadini sia per quanto riguarda il funzionamento dei meccanismi amministrativi che sul fronte delle decisioni prese dal governo. Se l'operato del governo e le sue decisioni non risulteranno comprensibili per il pubblico, non adempiremo al normale impegno verso la società civile, non saremo in grado di utilizzare report adeguati, perché questo fa parte delle attività di informazione che sono alla base di questo processo”, ha detto Abyzov.

Commentando l'affermazione del ministro, il ceo di Sberbank, German Gref, ha suggerito la modifica del nome in Ministero della propaganda, se questo era ciò che il ministro intendeva fare. “Si può chiamare Ministero della Propaganda, Ministero della Spiegazione, ma questo è il nostro compito fondamentale”, ha risposto Abyzov.

Il ministro ha proseguito discutendo dei cambiamenti in Rusnano, spingendo il capo della società, Anatoly Chubais, a offrire il suo aiuto al ministro negli sforzi di propaganda. “L'unica cosa che ha bisogno di aiuto è la propaganda nel tuo Ministero”, ha risposto Chubais.

Il progetto di una nuova configurazione, essenzialmente bicamerale, del governo è stata avanzata da Dmitri Medvedev nell'autunno del 2011, durante il suo mandato presidenziale. Il Gabinetto tradizionale doveva essere rinforzato da una governance che avrebbe incluso i rappresentanti della società civile. Nel mese di maggio 2012, Abyzov è stato nominato ministro per il Governo aperto, che dovrebbe diventare pienamente operativo nel 2013, con l’inizio di un numero compreso dai tre ai cinque dei progetti pilota programmati.

Fonte: RIA Novosti

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Il ceo di Rusnano Anatoly Chubais: la crescita competitiva dipende da fattori non economici
Per promuovere la competitività internazionale dell'economia russa, il Paese deve affrontare alcune sfide di natura non economica, compreso lo sviluppo del suo potenziale intellettuale, la lotta alla corruzione e l'eliminazione dei problemi all'interno del sistema giudiziario, ha dichiarato in occasione del Forum Gaidar il ceo di Rusnano Anatoly Chubais. Nonostante i parametri macroeconomici positivi in ​​Russia, “ci sono elementi che rendono questo quadro molto meno impressionante”.

“Ciò che mi sembra più importante [rispetto ai dati macroeconomici positivi] è l’allontanamento dal Paese del capitale intellettuale, il prosciugamento della competenza. Si tratta di un segnale importante che siamo affetti da una malattia, che qualcosa è marcio”, ha spiegato Chubais.

A suo avviso, vi è una contraddizione evidente tra la situazione positiva in ambito macroeconomico e la situazione al di fuori di esso. Il capo di Rusnano ha spiegato, inoltre, che, per costruire un'economia innovativa in Russia, dalla quale dipenderà il futuro di tutto il Paese, è fondamentale sviluppare nuove idee a partire dal capitale intellettuale accumulato. Per di più, il business non riesce a fornire un sostegno attivo alla promozione dell'innovazione, in quanto “inciampa su fattori non economici”, ha detto Chubais.

Sottolineando di riferirsi principalmente alla corruzione e al difettoso sistema giudiziario russi, due i problemi che devono essere affrontati: “Le sfide di natura non economica sono molto più importanti di quelle economiche. Per godere di un clima economico più accogliente, dobbiamo prima migliorare quello non-economico”, ha detto l'amministratore delegato di Rusnano.

Fonte: RIA Novosti

L'ex ministro delle finanze Kudrin: una crescita del Pil del 5 per cento in Russia è impossibile senza le riforme strutturali
La Russia non sarà in grado di far crescere la sua economia del 5 per cento l'anno, senza adeguate riforme strutturali in molti settori; senza le riforme, non farà meglio del 4 per cento, ha detto l'ex ministro delle Finanze Alexei Kudrin. Di contro, il primo ministro Dmitri Medvedev aveva affermato al Forum Gaidar che il compito prioritario del suo governo nel breve periodo è stato quello di realizzare una crescita economica sostenibile di almeno il 5 per cento l'anno.

“Alcune delle mosse che sono state fatte ultimamente ci impediscono di raggiungere questo obiettivo... Il potenziale stimato che abbiamo ora, considerati gli elementi attuali, è del 4 per cento, a meno che non si introducano cambiamenti importanti”, ha riferito Kudrin ai giornalisti a margine del forum.

Ricordando che il Ministero dello Sviluppo Economico prevede che l'economia nazionale crescerà meno del 5 per cento nei prossimi tre anni; le previsioni più pessimistiche forniscono cifre più scoraggianti, come il 2 per cento di crescita. “Se ho compreso correttamente, il primo ministro ha detto che dovremmo puntare al 5 per cento di crescita. Questo non significa, però, che abbiamo posto le basi per pianificare questa espansione. Una crescita del genere sarà possibile solo se verranno introdotte con successo delle riforme in molti settori dell'economia”, ha detto Kudrin.

A suo dire, il potenziale medio di crescita dell'economia russa si aggira tra il 3,5 e il 4 per cento e questa previsione si applica a un periodo abbastanza lungo, da cinque a sette anni. “Può durare più a lungo a meno che non cambiamo qualcosa; ma, anche se avessimo lanciato le riforme oggi, questo potenziale non sarebbe cresciuto sostanzialmente nei prossimi cinque anni”, ha detto l'ex ministro.

Fonte: RIA Novosti

Il vice presidente senior della Banca Centrale Alexei Ulyukayev: un deflusso di capitali entro i 10 miliardi di dollari è accettabile
Il vice presidente senior della Banca di Russia Alexei Ulyukayev ritiene che un deflusso di capitali trimestrale entro i 10 miliardi di dollari sia una cifra accettabile. “Credo che un deflusso di capitali [trimestrale] netto inferiore ai 10 miliardi di dollari sia accettabile per lo stato attuale [finanziario ed economico] delle istituzioni e il surplus delle partite correnti”, ha detto al forum.

Le uscite nette di capitali dalla Russia attraverso il settore privato sono state pari a 9,4 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2012, secondo il bilancio preliminare sui dati dei pagamenti, rispetto ai 35 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2011. Nel primo trimestre del 2012, le uscite di capitali sono state pari a 33,3 miliardi dollari, nel secondo trimestre sono scese a 6,4 miliardi di dollari e, nel terzo trimestre, le uscite nette di capitali hanno raggiunto i 7,6 miliardi di dollari.

In seguito alla crisi del 2008-2009, la Russia ha mostrato una costante riduzione dei numeri trimestrali sul deflusso di capitali. Le uniche eccezioni si sono avute nel quarto trimestre del 2011 e nel primo trimestre del 2012, come risultato degli avvenimenti internazionali, tra cui il downgrade del rating del debito sovrano degli Stati Uniti e il credit crunch europeo. A partire dal secondo trimestre del 2012, il deflusso di capitali è rimasto entro i 10 miliardi di dollari su base trimestrale.

Il vice presidente senior della Banca Centrale ha anche sottolineato che una variazione importante si è verificata nel processo dei movimenti del capitale transfrontalieri in Russia tra modifiche della politica macroeconomica e trend globali. Menzionando tre motivi principali che hanno dato luogo a questo processo.

Il primo ha riguardato la crisi finanziaria globale, che ha limitato l’accesso per le imprese e le banche russe ai prestiti esteri, favorendo così il deflusso di capitali. A contribuire a questo processo sono stati anche l'abolizione del controllo di capitale e il cambiamento graduale verso il tasso variabile del rublo, che ha interrotto l'efficienza del sistema del carry trade e ha impedito alla Russia di attrarre volumi aggiuntivi di denaro a breve termine.

Ulyukayev ha ribadito che il deflusso netto di capitali calcolato dalla Banca Centrale russa era composto da elementi non uniformi (investimenti diretti, investimenti di portafoglio, generazioni di cassa nel mercato monetario), con diversi gradi di importanza economica: “Il deflusso netto di capitali è un indicatore complesso, e non dovremmo utilizzarlo per trarre conclusioni sulla regolamentazione delle politiche economiche. L'unica cosa che conta sono i flussi degli investimenti diretti stranieri e i movimenti di investimenti dubbi”.

Fonte: RIA Novosti

Medvedev chiede che gli aiuti di Stato siano reindirizzati dalle industrie verso determinate aziende
Lo Stato dovrebbe passare dal sostenere intere industrie ad appoggiare singole aziende che stanno facendo degli sforzi per integrarsi nelle catene di produzione internazionali, ha detto nel corso del Forum Gaidar il primo ministro Dmitri Medvedev. “È importante andare oltre l’approccio industriale che si è sviluppato in questo Paese ed è spesso pubblicizzato. Dovremmo puntare sulle aziende che si integrano nelle catene internazionali e questo può produrre un impatto più significativo che non offrire un supporto indiscriminato”, ha detto il capo del governo.

Medvedev ritiene che sia giunto il momento di parlare di una nuova direzione per l'integrazione della Russia nell'economia globale, con la creazione di un ambiente favorevole per il reclutamento delle aziende russe nelle catene del valore internazionali. “Questi includono il trasferimento di tecnologie, di know-how e pratiche di management”, ha detto il primo ministro.

Aggiungendo che il nuovo approccio richiede una nuova visione degli obiettivi di politica economica, i problemi del regime doganale, la regola tariffaria, l'amministrazione fiscale, lo sviluppo delle infrastrutture e altri processi.

Alcune società russe sono già state incorporate in catene di produzione internazionali e stanno perseguendo dei progetti congiunti in associazione con partner stranieri. Tra queste Sukhoi, AvtoVAZ, VSMPO-AVISMA e Vertolety Rossii.

Fonte: RIA Novosti

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