Galleria Tretyakov, un tesoro di 160 anni

L'ingresso della Galleria Tretyakov.

L'ingresso della Galleria Tretyakov.

: Lori/Legion Media
Il 22 maggio il museo di Mosca che ospita una delle più grandi collezioni di arte russa del mondo taglia un nuovo traguardo. Rbth ripercorre alcuni dei fatti più salienti legati a questo tempio dell'arte

Il 22 maggio la Galleria di Stato Tretyakov, uno dei musei più importanti della Russia, festeggia il suo 160esimo compleanno. Rbth vi racconta alcuni fatti curiosi legati a questa culla dell’arte, che custodisce capolavori dal valore inestimabile.

Il primo passo

La storia della Galleria Tretyakov inizia con l’acquisto, da parte del mercante russo Pavel Tretyakov, del quadro “Rissa con trafficanti finlandesi" del pittore Vasilij Khudyakov, comprato per 450 rubli (un valore pari a circa 7.000 euro odierni). Fu proprio questa l’opera d’arte che diede il via alla storia di una delle gallerie più importanti non solo del Paese, ma anche del mondo intero. Oggi il dipinto si trova nella sala numero 16. 

“Rissa con trafficanti finlandesi" di Vasilij Khudyakov. Fonte: ufficio stampa

La galleria venne fondata da due fratelli

Inizialmente anche il fratello più giovane di Tretyakov, Sergej, collezionava tele dipinte da artisti russi. Il primo quadro da lui recuperato fu “Il monastero Ipatievskij vicino a Kostroma” di Aleksej Bogolyubov, acquistato su consiglio di Pavel Tretyakov. Successivamente, quando il fratello minore per qualche ragione non aveva la possibilità di comprare le tele, era il fratello maggiore Pavel a occuparsi dell’acquisto.

Non solo quadri russi

Con il tempo il fratello più giovane dei due Tretyakov iniziò ad appassionarsi anche di quadri di pittori europei, realizzati soprattutto da pittori francesi. Un’eredità che successivamente passò nelle mani del fratello Pavel. Negli anni i quadri vennero trasferiti nel palazzo di vicolo Lavrushinskij e nel 1892 Pavel donò la collezione e la casa alla città. Durante il periodo sovietico, nel 1925, i quadri di pittori stranieri vennero divisi tra il Museo Pushkin e l’Ermitage. 

Icone esposte nella Galleria Tretyakov. Fonte: Lori / Legion Media

La galleria rimase al popolo russo

Il primo testamento nel quale si parlava del futuro della galleria venne scritto da Tretyakov all’età di 28 anni. Dopo aver ceduto la collezione alla città, aggiunse alcune clausole: la collezione doveva restare aperta per sempre, l’ingresso doveva essere gratuito e doveva accogliere i visitatori almeno quattro giorni alla settimana, ad eccezione delle giornate di Pasqua, Natale e Capodanno. 

Un’inaugurazione senza donne 

Nel giorno dell’inaugurazione, avvenuta nel mese di agosto del 1893, la galleria venne visitata da circa 700 persone. Secondo quanto riportarono i giornali dell’epoca, buona parte dei visitatori era composta da artisti di diverse generazioni, studenti, artigiani, commercianti e contadini. Fra di loro, non viene citata nessuna donna.

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