Cinquant'anni di Cheburashka

Cheburashka.

Cheburashka.

: kinopoisk.ru
Nato come personaggio di un libro per bambini, il simpatico animaletto in mezzo secolo si è convertito in uno dei simboli del Paese, facendo innamorare grandi e piccini. Dieci curiosità sul protagonista di questi cartoni animati divenuto famoso in tutto il mondo

1 Tenero, dalle orecchie grandi e ghiotto di arance. È Cheburashka, il personaggio dei cartoni animati che qualsiasi bambino russo conosce. “È un animaletto sconosciuto dalla scienza. E, nonostante non abbia fissa dimora, è straordinariamente attivo”. Così lo descrive il suo creatore, Eduard Uspenskij. Il personaggio è apparso per la prima volta in un libro per bambini nel 1966. E ancora oggi, qualsiasi bambino russo conosce Cheburashka e il suo amico, il coccodrillo Gena. 

2 Secondo Uspenskij, il nome di questo simpatico animaletto, arrivato dentro una cassa di arance, è nato casualmente. “Un amico mio aveva coniato il verbo ‘cheburazhnutsia’, per indicare una caduta, un ruzzolone. La parole mi è rimasta impressa in testa e così decisi di usare questo nome per il mio personaggio”.

3 Roman Kachanov realizzò la prima versione di Cheburashka nel 1969. 

4 Sicuramente l’immagine che tutto il mondo conosce è apparsa nel 1971 per opera di Leonid Shvartsman, pittore e autore di film di animazione. “Nel libro non veniva spiegato come erano precisamente le grandi orecchie di Cheburashka. Così decisi di disegnarle simili a quelle di un animale - racconta Shvartsman, intervistato da Rossiyskaya Gazeta -. Prima di iniziare a girare ci siamo resi conto che aveva le gambe molto corte e che sarebbe stato difficile gestirlo come una marionetta. Così gli abbiamo lasciato solamente i piedi, dandogli un aspetto ancora più strano. Togliendogli la coda, poi, assunse quasi le sembianze di un bambino”.

5 Il coccodrillo Gena è un altro personaggio del libro, lavora in uno zoo e ha un carattere molto docile. Originariamente era il protagonista del primo libro “El coccodrillo Gena e i suoi amici”. Poi c’è l’anziana Shapokliak, il cui motto è: ‘Chi aiuta la gente perde tempo. Uno non può diventare famoso facendo cose buone”.

6 Il libro di Eduard Uspenskij venne tradotto in altre lingue poco dopo la sua pubblicazione. Al giorno d’oggi è disponibile in oltre venti idiomi. E il nome ovviamente è stato cambiato e adattato ai vari Paesi: in Inghilterra lo chiamano Topple, in Germania Plumps, in Svezia Drutten e così via. 

7 Cheburashka è diventato molto famoso soprattutto in Giappone. “All’inizio degli anni Duemila hanno acquistato i diritti per poter riprodurre i disegni - racconta a Rbth Uspenskij -. Un canale televisivo giapponese poi vuole girare un documentario su di me”.

8 In cinquant’anni Cheburashka è diventato un vero e proprio eroe nazionale. Gli sono stati dedicati monumenti di bronzo nelle città di Ramenskoe e Khabarovsk. Dal 2004 è la mascotte della selezione olimpica russa, oltre a essere un souvenir molto popolare tra i turisti.

9 In Urss la parola “Cheburashka” ha iniziato ad assumere anche altri significati ed è stata utilizzata per indicare anche altre cose, che spesso ricordano per la forma questo simpatico personaggio: per esempio le cuffie grandi per ascoltare musica o l’aereo AH-72.

10 Negli anni Duemila nella cultura pop russa è apparsa un’immagine che unisce la figura di Che Guevara al personaggio del cartone animato: Che Burashka. Una parodia che è stata stampata su molte magliette e souvenir.

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