Il concerto del Coro Sinodale del Patriarcato di Mosca
Evgeny Utkin“L’esposizione universale EXPO di Milano con il suo tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” ha posto un obiettivo nobile: trovare un equilibrio tra la nutrizione dell’uomo e il rispetto del pianeta da parte sua". Queste le parole del Metropolita Hilarion Alfeev, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, che si è recato ieri all’Expo per inaugurare la mostra “La missione della Chiesa ortodossa russa nel mondo contemporaneo”, un’esposizione fotografica che evidenzia il compito della Chiesa in una società pluralistica e secolare.
"In un’ottica più ampia - ha proseguito - possiamo valutarlo come un'esortazione ai paesi sviluppati ad allontanarsi dal culto del consumismo e a destinare invece le proprie eccedenze a coloro che non hanno nemmeno il necessario. La preghiera di Dio “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” da un lato benedice il nostro bisogno di cibo, mentre dall’altra ci insegna l’autolimitazione, visto che nella preghiera chiediamo solo il pane quotidiano. L’attualissimo argomento “Nutrire il pianeta” si accorda pienamente con il comandamento evangelico di nutrire l’affamato perché affamato, e accogliere lo straniero perché straniero”.
“Da sempre la missione della Chiesa sulla terra era ed è la salvezza dell’uomo per la vita eterna. Ma ogni generazione vive in un tempo storico concreto e la Chiesa non si distacca né dalla società, né dalla discussione sociale”, ha continuato il Metropolita.
La mostra ad Expo copre tutti gli aspetti della vita: l'etica cristiana e il diritto laico, il lavoro e i suoi frutti, la salute dell’individuo e quella sociale, i problemi della morale individuale, familiare e sociale, la bioetica, l'ecologia, la laicità della scienza, della cultura e dell’educazione, i problemi della globalizzazione e della secolarizzazione, e ancora i rapporti con lo stato e le relazioni internazionali, la guerra e la pace. Per questo, il console della Federazione Russa a Milano Aleksandr Nurizade, presente all’inaugurazione della mostra, ha detto che “la mostra fa conoscere profondamente la Russia e la sua Chiesa”.
Presente anche Antonio Fallico, presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia. “Noi non siamo uno sponsor, noi abbiamo l’obbligo morale di supportare quella iniziativa. Siamo convinti che all’Italia sia necessaria la Russia come alla Russia l'Italia. E prima di alimentare l’uomo, bisogna salvarlo. La Chiesa ortodossa e quella cattolica hanno una enorme responsabilità sul mantenimento della pace in momenti difficili”, ha esordito Fallico. “Adesso temiamo di essere al punto di non ritorno, e delegare tutto alla politica è un grande errore. Il ruolo della Chiesa è invece fondamentale, soprattutto ora”.
La visita del Metropolita Hilarion a Milano si è conclusa ieri con un splendido omaggio alla comunità milanese: il concerto del Coro Sinodale del Patriarcato di Mosca nella Basilica di Sant’Ambrogio, diretto da Alexey Puzakov. “La musica sacra russa attraverso cinque secoli” è stato il tema degli 11 brani eseguiti dai 55 elementi del coro, fondato nel 1721 e rilanciato solo nel 1999 da Kirill I Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, in un repertorio che comprende, tra gli altri, Tchajkovskij, Rachmaninov, Cesnokov e alcune composizioni dello stesso Metropolita Hilarion.
Il Metropolita, dopo l’incontro di ieri con il Cardinale Angelo Scola, si è recato oggi in Vaticano per incontrare Papa Francesco. Sul tavolo, tanti argomenti, soprattutto i grandi temi della guerra e della pace, la crisi umanitaria e i profughi. Sarà quindi molto utile scambiarsi opinioni prima del discorso del Papa all’Onu (e di quello di Vladimir Putin). Le due chiese devono indubbiamente lavorare insieme per riuscire a fermare la violenza.
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