All'Expo le Giornate della cultura russa

Spettacoli russi davanti al Padiglione Russia dell'Expo

Spettacoli russi davanti al Padiglione Russia dell'Expo

Russia Expo 2015
Musica, danza e letteratura: dal 24 al 29 settembre 2015 il Padiglione Russia ospiterà una "maratona" di eventi russi: una vetrina di arte e spettacolo per raccontare al mondo le tradizioni e lo spirito di questo paese

La Russia trasloca a Milano, con mostre, spettacoli e manifestazioni. Dal 24 al 29 settembre 2015 Milano ospita le Giornate della cultura russa, volute per raccontare al mondo le tradizioni e la cultura di questo paese. E il Padiglione Russia dell’Expo sarà la suggestiva cornice di questi eventi.

La manifestazone si aprirà con l'inaugurazione della mostra “La Russia dal finestrino di un treno”, opera di uno dei più famosi fotografi russi, Anton Lange (24 settembre).

“La Russia dal finestrino di un treno” è uno dei progetti più ambiziosi ed esclusivi nella storia russa della fotografia. L'idea alla base del progetto è quella di presentare un'immagine della Russia moderna, vista attraverso l'obiettivo della macchina fotografica di un viaggiatore. “La Russia dal finestrino di un treno” dipinge una fotografia nuova e allo stesso tempo eterna di questo vasto paese, andando al di là dei soliti stereotipi. Dalle inquadrature dall'artista, si sviluppa un'immagine del paese deliziosamente vivida, una società diversa, unica ed inimitabile.

Lo scopo è quello di mostrare la Russia del XXI secolo nei suoi diversi aspetti della vita e della società, con le sue caratteristiche geografiche, il suo patrimonio culturale e storico e la vita del cittadino russo. Per le sue dimensioni e per i territori interessati, il progetto non ha analoghi nella storia nazionale della fotografia. Nelle foto è stata immortalata quasi tutta la Russia, dal punto più a sud al Circolo Polare Artico.

Esibizione del gruppo folcloristico Volny Don davanti al Padiglione Russia dell’Expo (Fonte: YouTube / Russia Expo 2015)

Il programma proseguirà con il festival di Musica Viva Russia (25 settembre): il festival musicale unirà, in una serie di esibizioni, le tradizioni folk russe e le nuove tendenze della musica russa. Sul palco di fronte al Padiglione Russia si esibirà il Gruppo statale giovanile di danza e canto “Altay”, un ensemble fondato nel 2011, conosciuto non solo in Russia ma anche all'estero. A ragione può essere definito davvero unico per la sintesi di arte vocale e coreografica di cui è capace. Il gruppo presenta in scena diversi generi mescolando l'arte vocale e coreografica, canti e balli popolari russi e cosacchi.

Sul palco anche l'Orchestra provinciale di Nizhny Novgorod. Nata nel 1998, è uno dei gruppi musicali più rinomati della città e della regione. L'orchestra si è esibita in festival internazionali in Tunisia, Italia, Ungheria, Polonia, Francia, Germania, Spagna e Hong Kong. Il repertorio musicale comprende opere di diversi stili, dal classico al moderno, da composizioni jazz ad arrangiamenti di canzoni popolari russe, per un pubblico di diverse generazioni.

Presente anche il Coro popolare e accademico-statale del Nord, fondato nel nel 1926 come coro amatoriale condotto da Antonina Kolotilova. Grazie alle eccellenti doti canore e alle ottime capacità sceniche di Antonina Kolotilova, il coro, accompagnato perlopiù da uno strumento musicale a corde simile alla cetra, si è sviluppato molto a livello regionale, raccogliendo tutti gli amanti del folk. Oggi il gruppo partecipa regolarmente a grandi concerti in Russia e all'estero. Recenti le tournée in Finlandia, Svezia, Norvegia e Francia.

Spettacoli russi davanti al Padiglione Russia dell'Expo (Foto: Russia Expo 2015)

Il festival di Viva Russia darà poi spazio al Corpo di ballo Peterburgsky souvenir “A. Salomatova”, le cui coreografie si distinguono per l'estrema abilità, la qualità dei costumi e l'originalità.

In scena anche il gruppo moscovita Esthetix, progetto di una nuova generazione di musicisti russi. Nonostante sia un fenomeno completamente nuovo, Esthetix fa già parlare molto di sé, presentandosi come tra i progetti più ambiziosi e brillanti del panorama contemporaneo. Maestro e creatore di questo nuovo sound è Nairi Simonyan, ex batterista del gruppo Pompeya, famoso in tutto il mondo. Esthetix presenterà al pubblico del festival un assaggio di musica indipendente russa.

Successivamente sarà la volta del gruppo Vougal di San Pietroburgo, nato da una sintesi dei migliori ritmi musicali degli anni '80 e '90, come house, elettronica e rock anni '70. I membri del gruppo Vougal hanno partecipato a numerosi progetti e, come spesso capita, si sono conosciuti e hanno trovato un'ispirazione comune.

Vladimir Medinsky, ministro russo della Cultura: “La Russia e l'Italia sono due grandi Paesi dalle tradizioni profondamente intrecciate tra loro. La grande letteratura russa, la musica e l'arte russa sarebbero molto diverse senza la vivificante influenza italiana. In Italia hanno vissuto e lavorato Nikolay Gogol, Fedor Dostoevskij e Maxim Gorky. Grandi compositori russi come Glinka, Rimskij-Korsakov e Tchaikovsky hanno tratto ispirazione, per le loro migliori opere, dalle tecniche del bel canto italiano e delle canzoni popolari italiane. Molti famosi artisti russi si sono ispirati alle bellezze del territorio italiano, creando proprio qui le loro migliori opere. Basti citare Orest Kiprensky, Karl Bryullov, Aleksandr Ivanov e Ilya Repin. Ma anche la cultura italiana, a sua volta, ha ricevuto un forte impatto da letteratura, musica e cinema russi. Ci auguriamo, dunque, che la meravigliosa tradizione interculturale stabilitasi tra la Russia e l'Italia non rimanga solo nel presente, ma si conservi e alimenti anche in futuro e che queste due grandi culture europee continuino a più riprese a nutrirsi reciprocamente”.

I Vougal suonano una musica disco-pop non scontata e dolce al punto giusto, apprezzabile da un pubblico variegato e dagli amanti della disco.

Seguirà una Sfilata storica, organizzata in collaborazione con la Comunità russa storico-militare (26-27 settembre). Alle 14, alle 16 e alle 18 tutti i visitatori del Padiglione Russia potranno assistere a una sfilata di moda unica, che mostra la moda femminile in Russia nei decenni 1925-1965. Sfileranno abiti e tailleur autentici, ognuno con una propria storia. La sfilata di moda sarà seguita da un breve corso sulla creazione di acconciature in stile anni '40, '50 e ’60. Le sfilate si svolgeranno davanti al Padiglione Russia.

La girandola di eventi proseguità con il Weekend letterario (26-27 settembre): alcuni importanti scrittori russi presenteranno i propri libri. Fra loro, anche Vladislav Otroshenko (26 settembre) che presenterà "Didascalie a foto d’epoca" (Voland, Roma, 2004) e "Testimonianze Inattendibili” Voland, Roma, 1997.

Successivamente si terranno la Giornata del balletto russo (29 settembre) e le Giornate della cultura buriata (25 settembre-5 ottobre): la cultura dei Buriati, uno dei popoli della vastissima Russia, è poliedrica e interseca l'eredità degli imperi e delle nomadi tribù di cacciatori. È una sintesi di culture dei popoli dell'Asia e dell'Europa, la cui formazione è andata di pari passo con la nascita della società nella regione siberiana oltre il lago Bajkal. Hanno contribuito alla generazione di questa cultura molte tribù e popoli che si sono susseguiti nei millenni in questa regione. Essa riflette i valori culturali, gli ideali e il costume delle civiltà nomadi, dei cacciatori delle foreste del nord, ma anche dei popoli europei. 

Nella vita quotidiana, nelle abitudini e nei valori morali di questo popolo si riflettono ancora oggi tutte queste tradizioni profondamente intrecciate tra loro.

Spazio anche alla Mostra dello Scultore Dashi Namdakov: Dashi Namdakov è tra gli scultori russi più famosi al mondo, noto anche come artista e gioielliere.

L'arte di Dashi Namdakov è un fenomeno inedito nell'arte non solo buriata, ma anche russa e nel mondo. La sua arte non conosce confini, siano essi territoriali, di spazio o tempo; è affascinante: attraente e strana allo stesso tempo.

Seguirà la proiezione del film sulla cultura buriata “La danza dell'aquila” (2014), di Viktor Alferov. Durante le Giornate della cultura burlata si terrà anche un incontro con il regista.

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