Giovani talenti russi sul palco a Milano

Il festival è promosso dal Ministero della Cultura della Federazione Russa in occasione dell’anno del Turismo Italia-Russia (Foto: ufficio stampa)

Il festival è promosso dal Ministero della Cultura della Federazione Russa in occasione dell’anno del Turismo Italia-Russia (Foto: ufficio stampa)

Musica e marionette. Per una settimana di spettacoli per bambini con il festival Flowers of Russia, al Piccolo Teatro Grassi dal 2 dicembre

Il Piccolo Teatro Grassi è tra i palcoscenici milanesi più attivi nella diffusione della cultura russa nel nostro paese. L’ultima iniziativa, “Flowers of Russia. Piccoli geni sbocciano” (dal 2 al 7 dicembre, www.piccoloteatro.org), è un festival promosso dal Ministero della Cultura della Federazione Russa in occasione dell’anno del Turismo Italia-Russia. Lo spirito del programma, dedicato al pubblico dei bambini italiani e alla promozione dei giovanissimi artisti russi, prende le mosse dal principio fondamentale della Dichiarazione dell’ONU sulla collaborazione universale: “Diffusione del sapere, contributo allo sviluppo di talenti e arricchimento delle diverse culture”. 

Migliaia sono le marionette dal Teatro Demmeni raccolte in una preziosa collezione dalla fondazione ad oggi. Vi sono esemplari realizzati da famosi artisti dell’avanguardia e altri scolpiti da artigiani locali. Altri ancora sono di fabbricazione francese e risalgono alla fine dell’Ottocento: si tratta di marionette a guanto acquistate dallo stesso Evgenij Demmeni e utilizzate nelle sue prime pièces: Arlequinade e Il Bacio di Colombina. Alcuni di questi “attori”, alla veneranda età di 96 anni, di tanto in tanto tornano ancora in scena. 

Tre gli spettacoli in programma sul palcoscenico storico di via Rovello nell’arco di una settimana. Si inizia con un vero e proprio classico: il Teatro di marionette Demmeni di San Pietroburgo (2 e 3 dicembre), il più antico del paese, fondato nel 1918 e tuttora ubicato nello storico palazzo al civico 52 della Prospettiva Nevskij. Tutta la grande tradizione marionettistica russa vi confluisce: ispirata alla tecnica delle prime troupe europee che attraversavano l’Impero con i loro spettacoli di piazza e divenuta autentica arte nazionale nel Secolo d’argento. Proprio in quegli anni, grazie al pioniere Evgenij Demmeni, il Teatro di marionette iniziava a definire il proprio repertorio di oltre 250 pièces, tratte da autori quali Cervantes, Shakespeare, Molière, Pushkin, Gogol, Cechov. A Milano la compagnia, conosciuta in tutto il mondo grazie alle tournées internazionali, presenta uno spettacolo che evoca un circo in miniatura, con leoni e tigri, cavalli e orsi ammaestrati, sollevatori di pesi e funamboli, acrobati e clown, ovviamente in formato marionetta, che conquisteranno i bambini e stupiranno gli adulti per tecnica e virtuosismo. 


Foto: ufficio stampa

È poi la volta del Concerto di gala (4 dicembre) che porta a Milano i migliori allievi delle scuole di musica russe, giovanissimi talenti tra gli 11 e i 17 anni, che hanno vinto concorsi,  partecipato a festival internazionali e si sono esibiti da solisti con le più famose orchestre. In omaggio al paese ospitante, oltre a brani di musicisti russi come Glinka, Riimskij-Korsakov, Chajkovskij, Rachmaninov sono in programma pagine di compositori italiani quali Vivaldi, Rossini, Puccini. Molto attesi i fratelli adolescenti Vasilij e Arsënij Kirjuchin, che lo scorso settembre con le loro funamboliche fisarmoniche avevano stregato il pubblico del Teatro Strehler in un Gala russo di musica e balletto. 

La conclusione tocca ad un’altra istituzione della formazione artistica russa: il teatro in musica DoMiSol’ka di Mosca (6 e 7 dicembre). Da oltre vent’anni più di 600 bambini e adolescenti tra i 3 e 18 anni ne sono gli attori e allo stesso tempo gli allievi. Internazionale la visibilità, grazie alle partecipazioni a grandi eventi ufficiali: dall’EXPO di Shangai alle Olimpiadi di Londra ai Giochi invernali di Sochi. Per il tour milanese è stato studiato un programma di hit mondiali, tra canzoni popolari russe e italiane. 

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