Il Bolshoj sul grande schermo

Gli spettacoli del Bolshoj vengono presentati in migliaia di cinema, dei quali solo 46 si trovano in Russia (Foto: Reuters)

Gli spettacoli del Bolshoj vengono presentati in migliaia di cinema, dei quali solo 46 si trovano in Russia (Foto: Reuters)

Gli spettacoli del teatro moscovita proiettati nei cinema dentro e fuori la Russia. Ecco quale sistema sta alla base di questo colossale progetto, che porta anche nelle sale europee il meglio del balletto dell’Est

Il 26 ottobre 2014 alcune centinaia di migliaia di spettatori potranno ammirare la prima del balletto “Leggenda d'amore” del Bolshoj. Questo avverrà grazie al progetto di trasmissione diretta al quale il Gran Teatro Nazionale Accademico di Russia (GABT) partecipa già per la sesta stagione. Persino i cinema russi dovranno però pagare i diritti per la diretta alla compagnia russa Cool Connections, che a sua volta darà parte dei compensi alla francese Pathé Live, che restituirà una quota dei soldi al Bolshoj. Noi abbiamo cercato di fare chiarezza in questo confuso schema.

Le proiezioni degli spettacoli hanno acquisito grande popolarità nel 2006, quando la Metropolitan Opera ha annunciato l'inizio delle trasmissioni in diretta organizzate da Pathé Live. Al cinema ci andavano tutti coloro che non erano riusciti ad assicurarsi il posto a teatro oltre a quelli che desideravano vedere gli artisti preferiti da vicino anziché dalla galleria. Nel 2009 la stessa compagnia francese stipulò un accordo con il Teatro Bolshoj. Vero è che il contratto riguardava solo le dirette dei balletti, forse perché il brand del balletto al Bolshoj viene meglio accolto nel mondo o forse per non fare concorrenza al Metropolitan, dal quale venivano trasmessi solo spettacoli operistici.

Difficoltà di realizzazione

Per tre anni i balletti del Bolshoj sono stati trasmessi in tanti paesi del mondo tranne che in Russia: i cinema nazionali hanno aderito al progetto solo nel 2012, quando della distribuzione si fece carico la compagnia russa Cool Connections. “Le nostre aspettative erano molto alte, perché fra i teatri per i quali ci siamo occupati delle dirette, le riprese dal Bolshoj erano quelle comprensibilmente più attese in Russia”, ha raccontato il direttore generale della compagnia d'arte Cool Connections, Nadezhda Kotova. I colloqui con i direttori dei cinema non sono stati facili: per poter ricevere il segnale in diretta, sono indispensabili antenna e decoder per un costo complessivo di circa diecimila euro. Per questo motivo, nel 2012, la storia delle proiezioni russe dal Bolshoj è stata lanciata in tutto da 5 sale.

“A questo progetto occorre ancora del tempo prima che si formi un pubblico vero e proprio; noi sappiamo che questo pubblico c'è. Arrivare allo spettatore non è però così semplice: noi non disponiamo di grandi budget per la pubblicità, la stampa e la distribuzione di manifesti in città, non abbiamo spazi televisivi per gli annunci e al momento non uno dei canali ai quali ci siamo rivolti con l'offerta di una collaborazione è a sostegno dell'iniziativa”, lamenta Kotova.

L'orma francese 

Al momento gli spettacoli del Bolshoj vengono presentati in migliaia di cinema, dei quali solo 46 si trovano in Russia. L'organizzazione di una diretta costa ai francesi quattrocentomila euro. “La rete di sale che trasmettono i nostri spettacoli cresce gradatamente, ma il numero di adesioni che raccogliamo in Europa, in Russia non lo otteniamo. Innanzitutto occorre un'apparecchiatura costosa. In secondo luogo, serve acquistare il permesso per trasmettere dalla compagnia Pathé Live. È lei infatti che sta all'origine di questo progetto insieme a noi, ed è così quindi che è venuta a crearsi questa struttura a due piani”, ha spiegato il vice amministratore generale del Teatro Bolshoj, Anton Getman.

Analoga situazione si verifica nel segmento video: tutte le vie dal Bolshoj conducono a Parigi. In possesso delle riprese e dei diritti di produzione è dal 2002 la Bel Air Classiques. Quest'ultima vende i contenuti video ai connazionali di Pathé Live che li trasmettono a tutto il pianeta. Bel Air ha pubblicato decine di compact disc con gli spettacoli del Bolshoj che di fatto però non potevano essere venduti in territorio russo fino al 2012. I francesi sono considerati delle autorità in materia di filmati di musica classica e riprese dai teatri musicali. Nessuno ha da ridire sulla qualità del loro lavoro, né al Bolshoj, né in altri teatri.

Un circolo vizioso

“In Russia c'è una scuola forte di regia del suono. Possiamo benissimo incidere il suono per trasmissioni di livello mondiale. La cosa principale, nella quale i russi cedono il passo ai loro colleghi occidentali è la ripresa. Alla Bel Air ci lavora Vincent Bataillon, probabilmente il miglior regista al mondo di musica classica”, racconta Anton Gopka, direttore generale della ditta Paraclassics che ha trasmesso il Concorso Internazionale Tchaikovskij e gli spettacoli dal teatro Mikhajlovskij. In conclusione, si crea un circolo vizioso: i teatri principali si guardano dal collaborare con le deboli compagnie nazionali e al contempo per queste stesse è difficile attirare registi e operatori di prom'ordine senza vantare dell'appoggio dei grandi teatri.

Non tutti i teatri però si sono rassegnati. Un'insolita soluzione è stata proposta da Valerij Gergiev. Nel 2009 egli fondò il label Mariinsky che ha pubblicato fin d'oggi sei DVD. I responsabili per le riprese sono sempre gli stessi, vale a dire i francesi insieme agli austriaci, fra i registi ci sono stelle come Olivier Simone e Brian Large. Dall'esterno però una differenza c'è, la produzione pietroburghese esce sotto il marchio Mariinsky, dando così almeno l'impressione dell'esistenza di un'industria d'incisione russa.

“Il patriottismo del brand” di Gergiev lo ha spinto alla fondazione di un canale internet e radio “Mariinsky”, dove vengono trasmessi gratuitamente molti spettacoli del teatro. Il Bolshoj invece preferisce collaborare con YouTube. Il possesso di un proprio marchio sta a significare un altro vantaggio sostanziale: il Mariinsky da solo decide che cosa e quando desideri registrare e trasmettere.

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