Una delle stelle che svetta sulle torri del Cremlino di Mosca (Foto: Vladimir Viatkin / RIA Novosti)
Uno dei simboli della capitale russa, la stella rossa sulle torri del Cremlino, compie 75 anni. Nel 1937 su Mosca si accesero le stelle a cinque punte sovietiche. Prima le torri erano decorate dalle aquile bicipiti imperiali, illuminate dalla luce del sole. Il simbolo del potere sovietico sostituì le aquile imperiali nelle torri più alte del Cremlino. Le aquile erano quattro, mentre di stelle ne hanno messe cinque. L'ultima è stata portata nel 1937 sulla Torre Vodozvodnaja, vicina al Grande Ponte di pietra.
Il rappresentante speciale del Servizio Federale per la sicurezza Sergei Devjatov ha raccontato come è avvenuto lo scambio dei simboli di potere negli edifici più importanti del Paese: "Fino al 1935 sulle cupole a calotta delle quattro torri del Cremlino c'erano le aquile bicipiti imperiali che avevano fatto la loro comparsa ancora nel XVII secolo, sotto lo zar Alexei Mikhailovich Tishajshij, padre di Pietro I. Dopo il trasferimento della sede del Governo da Pietrogrado (ora San Pietroburgo) a Mosca, nacque l'idea di sostituire le aquile con le stelle, simbolo dell'Unione Sovietica. Ne aveva parlato anche Lenin, ma la possibilità di realizzare l'idea si presentò solo negli anni Trenta. Nel 1935 vennero smontate le aquile e al loro posto issate stelle di gemme con la falce e il martello al centro".
Ogni stella, decorata con delle gemme, pesava più di una tonnellata. A causa della loro pesantezza, le cupole delle torri e le strutture stesse delle stelle hanno cominciato a rompersi. Solo due anni dopo si decise di sostituire le pietre semi-preziose con vetro di rubino. Ora le stelle del Cremlino consistono in una gabbia dorata di tre metri, vetro rosso acceso e un potente lampione interno che in 75 anni si è fulminato solo due volte, osserva Sergei Devjatov.
"Sono lampade insolite, hanno due spirali di incandescenza, se una smette di funzionare la seconda si attiva automaticamente. Le stelle per la prima volta vennero spente nel 1941, quando iniziò la guerra: una torre con una stella accesa è un punto di riferimento per gli aerei nemici. Le stelle vennero coperte con dei teloni e furono danneggiate durante gli attacchi aerei, per questo nel 1945 le hanno smontate e fatte restaurare. Nel 1946 hanno ripreso a funzionare. L'ultima volta che hanno spento le stelle è stato durante le riprese del film di Nikita MikhalkovIl barbiere di Siberia: il Cremlino allora assunse l'aspetto che aveva alla fine del XIX ed inizio del XX secolo".
Le stelle nel Cremlino, nonostante la loro voluminosità, girano come banderuole. Un supporto simile permette loro di non cadere in caso di forte vento. Secondo la leggenda, Stalin stesso avrebbe vietato la falce e il martello, obbligatori sulle stelle di rubino. Una delle stelle con le pietre preziose, comunque, illumina anche ora la città: dopo averla smontata, è stata installata sulla guglia dell'edificio della stazione fluviale a Nord di Mosca.
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