Le amazzoni delle avanguardie russe

Non solo Rodchenko, Chagall e Kandinskij. Fino al 2 settembre 2012 in mostra anche le artiste del Ventesimo secolo al Museo dell'Ara Pacis di Roma


Dal 5 aprile al 2 settembre 2012 nel nuovo spazio espositivo del Museo dell’Ara Pacis di Roma si terrà una mostra dal titolo “Avanguardie russe”, che ospiterà 70 opere dei massimi esponenti delle avanguardie artistiche russe dell’inizio del Ventesimo secolo, tra cui Kazimir Malevic, Vasilij Kandinskij, Marc Chagall, Aleksandr Rodchenko, ma anche Natalja Goncharova, Olga Rozanova, Ljubov Popova e Nadezhda Udaltsova.    

Cubofuturismo, arte astratta, costruttivismo, raggismo: tutte queste correnti sono raggruppate sotto il nome comune di avanguardia russa. Le creazioni degli avanguardisti russi dei primi due decenni del Novecento hanno esercitato un’influenza notevole nell’arte europea e mondiale; eppure, questa pagina della storia russa spesso rimane poco conosciuta al pubblico straniero.

Gli organizzatori della mostra romana hanno cercato di presentare ai visitatori tutte le correnti fondamentali che compongono l’avanguardia russa. A tal fine sono state raccolte opere provenienti da diversi musei russi; è interessante notare la “geografia” di queste opere, che arrivano da Mosca, Nizhnij Novgorod, Ekaterinburg, Saransk, Kirov, Saratov, e Krasnodar.

I quadri esposti, dunque, non solo costituiscono alcuni degli esempi più significativi dell’arte delle avanguardie russe, ma rappresentano anche una selezione esclusiva appositamente realizzata per la mostra di Roma.  Molte opere verranno esposte in Italia per la prima volta, e alcune di esse addirittura non erano mai uscite dalla Russia prima d’ora. Ad esempio, per la prima volta all’estero il quadro di Aleksandr Kuprin Modella nuda sullo sfondo di un tappeto asiatico e quello di Natalja Goncharova Donne con i rastrelli.   

I leader del movimento avanguardistico in Russia erano uomini: Malevich, Tatlin, Kandinskij, Chagall, Rodchenko, Larionov. Eppure, anche le donne ebbero un ruolo di rilievo: Natalja Goncharova, Olga Rozanova, Ljubov Popova, Nadezhda Udaltsova, Aleksandra Exter. Per iniziativa dei critici, queste artiste già nel 1910 presero il nome di “amazzoni dell’avanguardia russa”.

In realtà le pittrici non avevano nulla a che fare con il femminismo, anzi, ciascuna di loro era legata da un rapporto creativo e personale con uno dei colleghi maschi dell’avanguardia. Il sodalizio più noto è quello che univa Michail Larionov e Natalja Goncharova.  

Larionov, appassionato dalla teoria fisica secondo cui l’essere umano non vede gli oggetti, bensì i raggi di luce che essi riflettono, riteneva che si dovessero rappresentare non le cose in sé, bensì i raggi di luce.  Fu così che Larionov e Goncharova divennero gli iniziatori di una corrente artistica assolutamente nuova, il raggismo. 

La mostra “Le avanguardie russe” presenta al pubblico alcune opere di Natalja Goncharova appartenenti proprio a quel periodo, Ornamento elettrico e Aeroplano sopra un treno

Il nome di Alexandra Exter è legato alla nascita di un’altra corrente radicalmente innovativa nell’avanguardia russa, il cubofuturismo, che trovò espressione in numerose composizioni astratte, nature morte e paesaggi della Exter, tra cui le opere in mostra a Roma Paesaggio cittadino e Costruzione di piani con il movimento della luce

Anche il nome di Ljubov Popova merita un posto di rilievo nella storia dell’arte: fu lei la prima ad applicare i principi del costruttivismo alla scenografia, e i suoi allestimenti per gli spettacoli di Mejerchold segnarono una vera rivoluzione. Un’altra artista, l’“amazzone” Olga Rozanova, era chiamata anche “La donna di cuori dell’avanguardia russa”: alcuni quadri della sua famosa serie Le carte da gioco sono esposti nella mostra romana. Nelle opere coraggiose e piene di vigore della Rozanova si incarnano l’espressività, l’emotività e l’intensità cromatica proprie dell’avanguardia.   

Come ha dichiarato la curatrice della mostra Viktoria Zubravskaja, per realizzare la mostra romana sono state scelte non solo le artiste più interessanti dell’avanguardia russa, ma anche le loro opere più significative.   

Il decennio che va dal 1910 al 1920 fu un periodo assai intenso, seppur breve, della storia della Russia, e trovò riflesso nell’arte vivida, emotiva, espressiva, un po’ ingenua ma anche molto schietta dell’avanguardia russa.

Per informazioni cliccare qui

Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie