La reliquia che mette in fila Mosca

Fino al 27 novembre 2011 nella Cattedrale del Cristo Salvatore è esposta per la prima volta in Russia la Sacra Cintura della Vergine, proveniente dal Monte Athos. Fedeli in venerazione da ogni regione

Una delle reliquie più venerate del mondo cristiano ortodosso è arrivata a Mosca. Fino al 27 novembre 2011, la Cattedrale di Cristo Salvatore ospita la Sacra Cintura della Vergine. Dopo duecento anni, il prezioso oggetto lascia i confini del Monte Athos in Grecia, dove è custodita nel monastero di Vatopedi, e visita per la prima volta la Russia.

Mosca, infatti, è l’ultima tappa del viaggio che la reliquia ha compiuto attraverso il territorio della Federazione, toccando quattordici città principali e attraendo migliaia di fedeli. Secondo la leggenda, la reliquia aiuterebbe a curare l’infertilità femminile. L'accesso al Monte Athos è severamente vietato alle donne, pertanto non vi è da stupirsi se l’evento abbia generato così tanto fervore tra i devoti che vogliono venerare la reliquia. Arrivano dalla periferia di Mosca, ma anche da più lontano per toccare il cofanetto, che contiene la sottile striscia in pelo di cammello che la Vergine avrebbe tessuto di propria mano. Riuscire a entrare nella cattedrale non è proprio così facile: l'attesa in coda richiede in media circa sette ore.

I fedeli trascorrono il tempo recitando preghiere, parlando tra di loro e con i sacerdoti che passano tra la folla. Siamo andati davanti alla cattedrale per sentire che cosa pensa la gente in fila e quali siano le emozioni che si augurano di provare toccando l'oggetto sacro. Anna, 26anni: “Sono in fila per la Cintura della Vergine da ormai due ore e non so ancora per quanto dovrò aspettare in piedi. Ad ogni modo ci danno da bere tè caldo e ci fanno salire sugli autobus per riscaldarci, perciò lo stato d’animo è alquanto positivo. Sono qui non solo per venerare la reliquia, ma anche per chiedere alla Vergine la nascita di un figlio”.

Foto: Ria Novosti

“Lavoro nel Monastero Donskoj – racconta Marija, 53 anni -, sono molto credente e non è la prima volta che mi capita di fare una fila come questa. Stiamo per fare visita alla Madre di Dio, quindi non saranno di certo il freddo o le lunghe ore d'attesa o qualsiasi altra cosa a farci desistere”. Svetlana, 29 anni, aggiunge: “Ho già dato alla luce un bambino e  ora sono qui per pregare la Vergine affinché me ne conceda un altro. Sono disposta a rimanere in fila per tutto il tempo necessario. Mi sono vestita pesante e poi l'evento è davvero molto ben organizzato, quindi non credo patiremo il freddo più di tanto”.

Tra loro anche Anatolij Vasilevič, 65 anni: “Sapevo, grazie ai giornali e alla televisione, che la Cintura sarebbe arrivata a Mosca, e ho deciso da subito che sarei venuto a renderle omaggio. Sono qui, come, credo, molti altri, mosso da aspettative molto intime e profonde”. “Sono venuta con mio marito con un obiettivo ben preciso – confessa Elena, 30 anni - pregare la Vergine affinché ci regali un figlio. Sarebbe bello se la Cintura ci facesse visita più spesso”.

 “Sono ucraina – aggiunge Tamara, 53 anni -, ma lavoro a Mosca come domestica e tata. Sono davvero contenta di potermi avvalere di questa grande opportunità. Sono in fila da sei ore, accanto a me, per tutto questo tempo, ci sono state sempre delle persone interessanti. Per esempio, una signora mi ha raccontato di aver partecipato alla fabbricazione delle cinture souvenir, benedette e ispirate a quella della Vergine. Mi rimangono letteralmente ancora pochi passi per poter varcare la soglia della cattedrale, le emozioni sono delle più splendide”.

L’arciprete Aleksij Kazanchev, parroco della Chiesa di San Giorgio Grande Martire Trionfante sottolinea: “Celebriamo le funzioni vicino alla Cintura due volte al giorno e in generale forniamo il nostro contributo all’organizzazione dell'evento. L’apporto dei mass media, che hanno pubblicizzato l’evento, è stato davvero determinante. In ogni caso bisognerebbe dedicare più attenzione alla chiesa, poiché nessun’altro parla del valore della moralità al giorno d’oggi. I principi di moralità, i comandamenti, che la gente osserva, ci sono stati dati da Dio, e non sono stati ideati da un qualsiasi filosofo o studioso. Se la società si allontana da questi principi, degenera. La democrazia, il liberalismo, la libertà senza la guida delle parole del Signore possono diventare una tirannia, e ciò non è costruttivo, bensì distruttivo. Pertanto, se così tante persone vogliono venerare questa reliquia, significa che in loro stesse c'è qualcosa di sacro. Guardandole, mi sento ottimista”.

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