Una mascotte per le Olimpiadi di Sochi 2014

Ha preso il via il concorso per la migliore mascotte delle Olimpiadi invernali che avranno luogo a Sochi nel 2014. Tra le proposte: un ghepardo, un delfino, un orso bianco, una gallina e il polpo Paul.

Dal 1 settembre il Comitato organizzativo di “Sochi - 2014” ha aperto ufficialmente, a tutti i russi desiderosi di partecipare, il concorso per la creazione della mascotte ufficiale delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. Nel comunicato degli organizzatori viene dato particolare rilievo al fatto che, per la prima volta nella storia del movimento olimpico, ogni cittadino del paese che ospita i giochi potrà, entro tre mesi, proporre una sua variante della mascotte, iscrivendosi sul portale dedicato al concorso talisman.sochi2014.ru, oppure inviando la propria iscrizione per posta.

Nella galleria fotografica: diverse varianti della mascotte di Sotchi - 2014 già proposte dai partecipanti del concorso

Secondo le condizioni del bando, l’immagine della mascotte può essere realizzata sia a colori, che in bianco e nero e con qualsiasi tecnica, inclusa la grafica computerizzata. I partecipanti avranno tempo dal 1 settembre al 5 dicembre 2010 per inviare al Comitato organizzativo di “Sochi 2014” i propri lavori, con l’immagine della mascotte e il relativo modulo d’iscrizione.

I finalisti del concorso verranno selezionati tra il 6 e il 15 dicembre da una giuria di esperti, di cui faranno parte registi d’animazione, artisti, esponenti della cultura, professionisti del marketing e sportivi. Il vincitore, invece, verrà proclamato il 7 febbraio 2011 con una votazione aperta a tutti i cittadini, che potranno esprimere la propria scelta inviando un sms o telefonando. Il vincitore avrà in premio due biglietti per l’apertura dei XXII Giochi Olimpici invernali e XI Giochi Paralimpici invernali del 2014 a Sochi.

Un leopardo per i cerchi olimpici ?

Qualche tempo fa, un funzionario statale ha dichiarato al giornale Vedomosti, che ai responsabili della preparazione dei Giochi sarebbe piaciuta l’idea di una mascotte leopardo. Proprio adesso, infatti, nella Riserva Naturale della Biosfera del Caucaso, si sta svolgendo l’acclimatamento di alcuni esemplari di questi rarissimi animali: due femmine sono arrivate dall’Iran in cambio di due tigri siberiane, e due maschi sono stati portati un anno fa dalla Turkmenia. I leopardi per ora vivono in un apposito centro, mentre gli scienziati aspettano il momento in cui queste aggraziate creature saranno pronte a vivere in natura.

La prima apparizione, non ufficiale, di una mascotte olimpica risale ai Giochi del 1968, quando uno sciatore stilizzato divenne il simbolo delle Olimpiadi invernali di Grenoble, in Francia. La prima mascotte ufficiale, invece, è il bassotto Valdi, il simbolo dei Giochi estivi del 1972, svoltisi a Monaco di Baviera. Fu solo allora che si consolidò la tradizione della presenza di una mascotte alle Olimpiadi (e infatti, i Giochi invernali del 1972 a Sapporo non avevano nessuna mascotte).

Nella galleria fotografica: le mascotte olimpiche nel passato


Per quanto riguarda la ricerca di una mascotte per Sochi, invece, sembra proprio che gli organizzatori abbiano deciso di avvalersi dell’esperienza sovietica di 35 anni fa. La scelta del simbolo per le Olimpiadi di Mosca del 1980, ebbe inizio, come adesso, quattro anni prima dell’apertura dei Giochi. Nel 1976 i primi candidati a diventare mascotte dei giochi furono gli eroi popolari della tradizione russa: il cavallino Koniok-Gorbunok, il burattino Petrushka, la matrioshka e l’eroe di una cartone animato dell’epoca, Cheburashka. Tutti quanti furono presto scartati e il comitato olimpico decise di sondare l’opinione della popolazione.

All’inizio del 1977, il conduttore del popolare programma televisivo Nel mondo degli animali, Vasilij Peskov, si rivolse agli spettatori chiedendo loro di scegliere una mascotte per i Giochi olimpici, mentre un sondaggio analogo veniva condotto dal giornale Sovetskij sport. Nelle redazioni della trasmissione e del giornale arrivarono circa 45mila lettere, nelle maggior parte delle quali veniva proposto di scegliere l’orso come simbolo agli imminenti Giochi olimpici. Tuttavia, per diversi mesi, la giuria non riuscì a decidersi per nessuno dei bozzetti della mascotte pervenuti nell’ambito del concorso indetto per tutta l’Unione Sovietica.

Nella primavera del 1977 venne invitato a prendere parte al concorso l’illustratore di libri per bambini, Viktor Cizhikov. Lavorando insieme ad altri tre artisti suoi amici, Cizhikov presentò al Comitato organizzativo alcune centinaia di bozzetti a matita. Il comitato ne scelse uno e commissionò a Cizhikov un disegno a colori del piccolo orso (che ancora non aveva la cintura olimpica), da presentare entro l’aprile 1977. L’idea della cintura venne all’artista soltanto alcuni mesi più tardi, in agosto. Allora si recò alla sede del Comitato e aggiunse la cintura direttamente sul disegno originale. In seguito, a Mosca, si tenne una mostra privata, durante la quale vennero presentate 60 diverse varianti del simbolo delle Olimpiadi-80. In visita alla mostra, l’allora direttore del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), Michael Killanin, come ricorda Cizhikov, si fermò davanti al suo disegno ed esclamò: “Ma eccolo qui! Ottimo, semplicemente meraviglioso!”. Il 23 settembre del 1977, l’artista ricevette una telefonata con cui il Comitato organizzativo gli comunicava che il suo disegno era stato scelto. L’orsetto venne proclamato simbolo ufficiale delle Olimpiadi il 19 dicembre 1977.

Bisogna inoltre notare, che il Comitato Olimpico Internazionale non si occupa della regolamentazione delle procedure per la scelta della mascotte: la decisione è lasciata completamente nelle mani degli organizzatori dei Giochi. La mascotte può essere una persona, un animale o una creatura di fantasia, che rifletta le particolarità della cultura del paese ospite e che incarni i valori del movimento olimpico contemporaneo. In realtà ci sono anche degli aspetti burocratici. Infatti, la mascotte prescelta deve ottenere l’approvazione finale dell’esecutivo del Cio, dal momento che, entrando a far parte della simbologia olimpica ufficiale, è sottoposta a specifica tutela giuridica.

Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie