Se la democrazia si colora di blu

Disegno di Niyaz Karim

Disegno di Niyaz Karim

La classe media sta diventando più intollerante nei confronti di coloro che infrangono il codice della strada.

La seccatura più grande per chi vive a Mosca è sicuramente il traffico, ma non i suoi leggendari ingorghi, bensì la prepotenza delle costose Bmw, Audi e Mercedes che sfoggiano lampeggianti blu sul tetto e percorrono le strade in modo talmente noncurante che occorre tenere costantemente il piede sul freno per evitare di essere tamponati.

Adesso, però, per le strade della capitale è in corso una piccola rivoluzione politica perché i moscoviti ne hanno davvero abbastanza. Gli automobilisti russi hanno iniziato a posizionare sui tetti dei loro bolidi dei secchi blu che assomigliano ai lampeggianti - noti con il nome di migalki in russo - di cui sono dotate le auto di servizio e di cui si servono i loro conducenti per arrogarsi il diritto di ignorare le regole del codice della strada, anche se in teoria potrebbero farlo soltanto quando sono in servizio per un’emergenza.

Negli anni Novanta, nei tempi in cui vigeva la legge del cane-mangia-cane, gli automobilisti di macchine costose potevano guidare impunemente e a loro piacimento, in quanto una mazzetta di pochi rubli era sufficiente a corrompere la venale polizia stradale per far ritorno dopo poco nel traffico. Le regole del codice della strada sono diventate un’optional e di conseguenza la Russia detiene uno dei peggiori record europei in fatto di sicurezza stradale. Nel 2009 ci sono stati circa 200mila incidenti stradali che, secondo il ministro degli Interni, hanno provocato la morte di quasi 31mila persone.

Adesso che per il russo medio la vita sta migliorando, l’abitudine di guidare in modo aggressivo sta lasciando pian piano il posto a comportamenti migliori. Alcuni automobilisti ancora non vi permetteranno tanto facilmente di imboccare la strada principale da una traversa secondaria, né vi lasceranno lo spazio necessario ad attraversare un incrocio, ma se doveste fare voi simili cortesie, è probabile che ricevereste un rapido segnale luminoso di ringraziamento con i fari.

Perciò la classe media emergente sta diventando sempre più intollerante nei confronti di coloro che infrangono il codice della strada. A maggio è esploso un tafferuglio quando una Mercedes S600, con il lampeggiante blu acceso, è passata con il rosso in pieno centro a Mosca schiantandosi contro una berlina verde Bmw.

La Mercedes è risultata intestata al governatore del Dagestan nonché miliardario Suleiman Kerimov e la polizia inizialmente ha negato che ci fosse stato un incidente. È stato soltanto quando numerosi testimoni hanno postato le foto su Internet, sollevando l’opinione pubblica, che un uomo si è presentato in tribunale dove è stato multato di 100 rubli (2 euro e mezzo) per essere passato col semaforo rosso.

Pare, in ogni caso, che il problema non stia sparendo da solo. In azione, insomma, è entrata la classe media. I proprietari di automobili sono tra le forze politiche di base meglio organizzate nel Paese e hanno già dato vita a proteste di massa per l’alto prezzo della benzina, per i dazi sulle importazioni e per la corruzione che dilaga tra la polizia stradale.

Adesso si stanno facendo ancora più ardimentosi: per quanto strano possa sembrare, la democrazia oggi ha un secchio blu in testa.

Ben Aris è il caporedattore della rivista “Business New Europe”

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Foto di Serguei Savostiyanov e Konstantin Zavarzhin, RG



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