Storia nella vita e vita nelle storie

Quattro autori, tre se si considerano Il'f e Petrov una sola penna, raccontano la realtà di tre diverse epoche. Il'f-Petrov, Erofeev e Sorokin, ci regalano una lente preziosa. Con essa, tutti noi, anche se deboli di vista, potremo vedere quello che, altrimenti, ci saremmo lasciati sfuggire.

"Le dodici sedie" - Il'ja Il'f - Evgenij Petrov
Ed. BUR - Classici Moderni
Madam Petukhova, suocera dell'ex maresciallo della nobiltà Ippolit Vorobjaninov, ora semplice impiegato comunale del capoluogo di distretto N., in punto di morte confida al genero l'esistenza di un tesoro. Per evitare che le autorità sovietiche se ne impadronissero, l'anziana signora aveva nascosto i brillanti di famiglia nell'imbottitura di una delle dodici sedie del proprio salotto. Confiscate dal governo, le sedie si dispersero per tutta la Russia. Vorobjaninov ne inizia una ricerca sfrenata aiutato da Ostap Bender, il grande "tessitore", un giovane avventuriero dalle infinite risorse. Durante la caccia ai gioielli, da Mosca al Caucaso, dal Caucaso alla Crimea, Bender e Vorobjaninov vivono avventure rocambolesche e affrontano le situazioni più incredibili. Le continue peregrinazioni dei nostri eroi offrono agli autori la possibilità di raccontare e burlarsi argutamente della realtà sovietica del periodo della NEP, con la quale i due amici si scontrano quotidianamente. Il libro è ambientato nel 1927, lo stesso anno in cui venne scritto. "Le dodici sedie", vero e proprio modello di umorismo sovietico, è stato più volte portato sullo schermo. Il'ja Il'f (1897-1937) e Evgenij Petrov (1903-1942) - scrittori sovietici, famosi pubblicisti, originari di Odessa. Lavorarono principalmente a quattro mani. Tra i loro scritti migliori, tradotto in italiano troviamo anche "Il vitello d'oro".



"Ghiaccio" - Vladimir Sorokin
Ed. Einaudi
In un paese in declino morale, i seguaci di una setta di "risvegliati" rastrellano Mosca dalla periferia al centro alla ricerca di persone “pure”, ancora capaci di “parlare con il cuore“. Nella prima parte del romanzo, viene descritto con realismo come i seguaci cercano e riconoscono le anime degne in una società di alienate "macchine di carne". Il fine della setta, "risvegliare l'uomo”, è nobile ma i metodi usati sono brutali. I possibili candidati vengono catturati, legati, i loro toraci picchiati senza pietà con un martello di ghiaccio siberiano Tunguska. Ciò che attende le vittime è senza possibilità di scampo: o il risveglio con l'inizio di un nuovo cammino, oppure la morte. La seconda parte del romanzo è ambientata negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Una delle affiliate racconta in prima persona l'inizio e l'evoluzione della setta. Ne esce un ritratto di una Russia dove oggi, così come in passato, i destini dei buoni e dei cattivi spesso si intrecciano e il confine tra il bene e il male è estremamente sottile. L'autore dedica gli ultimi capitoli al futuro. I seguaci della setta continuano ad agire. La tecnologia sostituirà i martelli di ghiaccio. L'esito dei loro sforzi rimane incerto. Vladimir Sorokin (1955) Nato a Bykovo nella provincia di Mosca. Scrittore, sceneggiatore e drammaturgo. Tra gli altri suoi romanzi, pubblicato in lingua italiana - "La coda".


"Mosca-Petuški e altre opere" - Venedikt Erofeev
Ed.Le Comete/Feltrinelli
"Mosca-Petuški", probabilmente l’opera più rappresentativa dell'autore, è diventato il titolo della presente raccolta. 115 chilometri, dalla stazione Kurskaya di Mosca al villaggio di Petuški dove lo attendono la ragazza e un figlio: ecco quanto dura il monologo autobiografico di Erofeev, il protagonista del romanzo, l'autore-eroe che vive la tragedia dell'uomo sovietico. In un perenne stato di delirio etilico di varia intensità, durante l'intero percorso Vinichka riflette sulla vita, sull'arte. Tuttavia, con la lucidità che nemmeno un sobrio avrebbe, analizza la realtà sovietica che lo circonda e nella quale si trova inevitabilmente immerso. Sfuggire gli orrori e l'assurdo delle regole di vita imposte dal regime è possibile ma solo con il tramite dell'alcool, un anestetico che aiuta a vedere meglio. Con sarcasmo e ironia pungenti, usando il linguaggio irregolare del parlato, l'autore sembra pensi ad alta voce. La raccolta comprende anche "Vasilij Rozanov visto da un eccentrico", "Saša Čërnyj e gli altri", "La notte di Valpurga o i passi del commendatore" e "La mia piccola leniniana". Venedikt Erofeev (1938-1990) - scrittore non riconosciuto in epoca sovietica, genio originale, ha passato tutta l'esistenza nel sottosuolo in compagnia dei suoi scritti e della bottiglia. Un altro suo scritto tradotto in italiano è "L'enciclopedia dell'anima russa".

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