In Russia, per superare la crisi occorre redistribuire nuovamente gli utili, dai ricchi ai poveri. Almeno, questo è quel che pensano alcuni parlamentari russi. Secondo l’Onorevole Aleksej Bagarjakov, membro della Commissione per i mercati finanziari, è tempo di introdurre un’imposizione fiscale progressiva. Le persone con i profitti più alti, secondo i deputati, devono pagare le imposte con tassi più elevati. “Il progetto di legge è già stato presentato alla Duma [la Camera bassa parlamentare, NdT], e a breve verrà esaminato in prima lettura”, ha affermato Bagarjakov. Tuttavia, secondo il promotore della “lotta contro i ricchi”, senza un sostegno dell’opinione pubblica la sorte del progetto di legge è poco invidiabile.
Su presentazione del deputato, la proposta è di introdurre una scala progressiva di imposizione fiscale, che prevede una riduzione del tasso dal 13% al 5% per le persone con un reddito inferiore ai 60.000 rubli all’anno (circa 1.500 € annui, con una media di 5.000 rubli mensili, circa 130 €), che corrispondono approssimativamente al livello minimo di sussistenza nel Paese. Per i redditi dai 600 mila (15 mila €) ai tre milioni di rubli (75 mila €) si sale al 25%. Infine, dai tre milioni in su l’imposizione fiscale dovrebbe variare dal 35% al 45%.
In realtà, la maggior parte degli esperti ha commentato in modo estremamente negativo questa iniziativa. “L’idea di tassare maggiormente i contribuenti più agiati è senz’altro molto popolare”, dice Stanislav Turbanov, capo dell’ufficio tasse dello studio legale internazionale CMS. “Tuttavia, dubito che tali misure possano provocare un aumento sostanziale delle entrate fiscali nell’erario. Quel che è certo è che porterà a dei nuovi schemi di ottimizzazione fiscale”.
Fondamentalmente, nulla ostacola l’introduzione in Russia del sistema progressivo, visto che non porterà a sconvolgimenti sociali tra i contribuenti con un reddito annuo fino a 300 mila rubli (7.500 €). Ma è poco probabile che le conseguenze di tale introduzione sarebbero stabili e durature: sempre secondo gli esperti, difficilmente queste innovazioni faranno aumentare la riscossione fiscale, nel migliore dei casi quest’ultima resterà agli stessi livelli. Sicuramente invece a crescere sarà l’economia sommersa.
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